L’ispirazione di
questo post nasce dalle mie vacanze siciliane… Mi sono imbattuto in una storia
che vale la pena di essere raccontata…
Segnaletica sull'autostrada senza noma |
L’autostrada
A18 collega, o meglio dovrebbe farlo, Messina e Gela, passando per Catania
prima e Siracusa poi. L’obiettivo sarebbe (condizionale d’obbligo) quello di
favorire lo sviluppo industriale della Sicilia sud-orientale. Inutile dirlo... ma l’autostrada
è incompleta, con l’ultima tratta, Modica-Gela, ferma alla fase di
progettazione. Se la si vuole percorrere nel suo intero (ovvero fino a Rosolini), tutto fila abbastanza liscio
fino alla barriera (casello) di Catania, poi viene il bello (o il brutto, dipende dai punti di vista).
Grazie ad una serie di indagini in
rete scopro che da Catania (esattamente all’uscita San Gregorio) questa cambia
nome in "A18 dir." Il tratto in questione (l’A18 dir appunto) è lungo la bellezza di 3.7
km, poi l’autostrada, all’altezza di Canalicchio, scompare. Esatto, avete
compreso bene: scompare. Per un’altra decina di chilometri la suddetta A18 dir
si appoggia alla tangenziale di Catania. Ma dall’uscita di Passo Martino non si
è più sulla A18 ma, udite udite, si viaggia sull’unico tratto di autostrada
italiana che non ha nome (alfanumerico). I siciliani la chiamano la “Catania-Siracusa”
ma questo ottimo (costruito davvero bene, soprattutto nella prima parte, e inaugurato nel 2009) tratto di autostrada di
25 km (per precisione sono 24.6) non ha denominazione. Tanto che sui cartelli
vari si trova la sigla “aut. CT-SR”. Altra piccola chicca (che trovo
divertente) è che la suddetta autostrada non arriva affatto a Siracusa ma a
Villasmundo (nei pressi di Augusta).
DAL VERDE AL BLU (niente di più)... Da Villasmundo in poi, senza che uno
se ne possa rendere conto, in piena continuità - o quasi - d'asfalto, si passa in un battito di ciglia sulla
SS 114 Orientale Sicula. Il colore della segnaletica passa improvvisamente dal verde al blu e
soprattutto (tenete a mente questo particolare, più avanti nella lettura
scoprirete il perché…) si trovano indicazioni per le aree di servizio che
esistono davvero e non solo sulla cartellonistica. La strada è tutto sommato
accettabile (anche perché il tratto successivo è surreale e quindi questo dopo sembrerà un autodromo) anche se, secondo
un'indagine ACI del 2006, la ss 114 Orientale Sicula è tra le dieci strade
statali più pericolose d’Italia. Dallo svincolo Siracusa Sud (con lavori ancora
in corso) si torna sulla autostrada A18. Ovviamente in piena continuità con la ss
114 e con i 25 km della “Catania-Siracusa”. Io mi sono già perso, immagino voi
lettori...
Il tir incastrato al casello virtuale di Cassibile |
DULCIS IN FUNDO (è proprio il caso di
dire). Percorrere l’ultimo
tratto è davvero un’esperienza border line. Si comincia passando per la
barriera (qualcuno la chiama anche svincolo, ma a parer mio non lo è affatto)
di Cassibile, con caselli annessi. Ovviamente i lavori sono ancora in corso.
Lavori che obbligano una strettoia, che conosce bene il presidente della
Regione, Crocetta. Nei pressi della barriera infatti Crocetta e la sua scorta
ebbero un gravissimo incidente nel settembre del 2013. Incidente che lo stesso
Crocetta attribuì (forse in maniera autoreferenziata, anche se a pensar male…)
alla mafia. Di certo chi stava effettuando i lavori lo stava facendo in pieno ‘sud-style’
(cioè una chiavica). Sotto accusa il posizionamento dei divisori nei pressi della
barriera (o casello), con annesso restringimento della carreggiata ovviamente
non segnalato (almeno fino alla data dell’incidente). Una ‘disattenzione’, quella del posizionamento
dei divisori, che ha provocato (non troppi giorni dopo) un altro incidente con
un tir che si è letteramente incastrato nel casello (lo so, è una scena
tragicomica – fonte http://www.giornalesiracusa.com/notizie/2013/10/28/sicilia-crocetta-la-mafia-dietro-il-mio-incidente-al-casello-di-cassibile).
Ovviamente, sempre in pieno ‘sud-style’, in merito all’incidente è partito il più classico degli scaricabarile,
senza che nessuno (dalla ditta che stava effettuando i
lavoro al Consorzio per le Autostrade Siciliane) si sia assunto anche una minima parte di responsabilità. Alla
fine è cambiato poco o nulla. Almeno adesso il restringimento di carreggiata è
segnalato (che culo). Inutile ricordare (almeno ai lettori siciliani) che il casello a
Cassibile, almeno per ora, non è a pagamento: quindi nessuna sbarra, niente di niente, solo una struttura messa lì in attesa di funzionare (una roba simile manco sulla ‘mitica Salerno-Reggio
Calabria’).
Tornando all’ultimo
tratto della A18, passo a descrivere la strada che ho percorso (purtroppo o per fortuna) più di una volta. L’esperienza
è da provare almeno una volta nella vita, e soprattutto prima che finiscano i
lavori (e immaginado le tempistiche, secondo me di tempo ne avete ancora) Sembra
di essere ad un parco giochi: un mix tra le montegne russe e il tagadà,
passando per l’ottovolante e il tunnel dell’orrore. Sospensioni, ammortizzatori
e braccetti dell’auto sono sollecitati da continui avvallamenti che neppure un
rally su sterrato. La strada è comunque molto pericolosa (che i peggiori tratti
dell’Asse Mediano in Campania gli fanno un baffo). La segnaletica su asfalto è
completamente assente, e quando è presente sembra pigliarti per il culo. E se
la segnaletica su asfalto ‘sembra’ solo pigliarti per i fondelli, non hai dubbi
sulla cartellonistica: qualche burlone deve essersi proprio divertito. Cartelli
che indicano l’esistenza di aree di servizio che però non arrivano mai,
svincoli virtuali e una continua lotta tra la vegetazione e l’asfalto, con la
prima che in più di un’occasione sembra avere la meglio. Preferisco sorvolare
sulle condizioni dell’asfalto (lavorate di fantasia). Entro la fine del 2014 questo
tratto di autostrada dovrebbe (condizionale sempre d’obbligo) essere a
pagamento. Sarebbe davvero la ciliegina sulla torta.
L’autostrada
A18 termina a Rosolini. Attualmente è aperto un cantiere per un ulteriore
tratto (da Rosolini a Modica). Come già accennato in precedenza invece, la
tratta fino a Gela è ancora in fase di progettazione.
FORSE NON TUTTI SANNO CHE... Le pessime condizioni dell’ultimo
segmento della A18 ‘costrinsero’ la procura di Siracusa al sequestro del tratto Noto-Rosolini causa “cedimenti anomali e
pericolosi” e “una fessura di circa 40 cm”. Pressioni da più parti però nell’ottobre
del 2008 ‘costrinsero’ alla riapertura della tratta in questione.
RICAPITOLANDO. L’autostrada A18 è di fatto divisa
in più tronconi (ne ho contati quattro), anche se in teoria (e pure in pratica)
è un’unica strada continua. Se tutto fila più o meno liscio fino a Villasmundo-Augusta,
poi vi accoglie il cartello (stavolta solo virtuale) “Benvenuti nel profondo
Sud” …
Piccola curiosità 1: sul tratto della Catania-Siracusa, c’è lo svincolo Lentini-Carlentini,
che immette sulla ss 194 Ragusana (e che porta, nomen omen, a Ragusa). Peccato
che inizialmente la segnaletica non prevedesse affatto l’indicazione per Ragusa
(o ss 194 Ragusana), aggiunta dall’Anas solo in seguito alle proteste di
politici locali e non.
Piccola curiosità 2: l’autostrada in questione è il tratto conclusivo della “strada europea
E45” che collega Karesuvanto (Finlandia) a Gela. Mi piacerebbe vedere la faccia
di un finlandese che percorre l’ultimo tratto della A18…
Piccola curiosità 3: non fatevi scoraggiare dalle difficoltà: la parte sud orientale della Sicilia è stupenda (la parte pèiù bella a parer mio). Modica (un gioiellino), Ragusa, Noto meritano ASSOLUTAMENTE di essere visitate. PROVATE PER CREDERE....
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