lunedì 30 maggio 2016

"Papà io giochi”… E io addò a porto mo’ a mia figlia?



“Papà io giochi”. E io, come ogni sabato mattina, rispondo. “Si, si, a papà. Adesso andiamo in Piazza”.
Mia figlia Sofia però è capatostissima e insiste. “Papà no Piazza. Io giochi”. E tu vaglielo a spiegare ad una bimba di anni quasi 3 che a Nola (città di oltre 40mila abitanti) un posto dove far giocare i bambini non c’è (anche perché il parco Baden Powell è chiuso al traffico causa voragine, #sapevatelo). E allora ti arrangi e fai di necessità virtù. Di conseguenza, per non deludere le aspettative, io e la mamma ci siamo organizzati. Portiamo un astuccio per fare le bolle di sapone. E mia figlia è la bimba più felice del mondo. Ai pargoli basta poco. La piazza (finalmente chiusa al traffico) è immensa, e Sofia si può divertire rincorrendo bolle e bollicine varie insieme al cuginetto. Eh già, il cuginetto.
Anche mio fratello e mia cognata hanno lo stesso problema con mio nipote Erminio. E anche loro si sono organizzati. Pure meglio. Scendono in piazza con macchinina al seguito (ogni uscita è un mezzo trasloco, ma chestè). Alla fine i due bimbi, che si alternano sul mezzo di locomozione e scorazzano su e già sui sanpietrini. L’estate però qui a Nola arriva in fretta. E il solleone rende Piazza Duomo off limit per i grandi, figuarsi i più piccini.
E allora con le temperature in ascesa che si fa? Nessuna scelta: Vulcanobbuono (che a me mette tristezza, ma caggià fa) o Pomigliano… In alternativa c’è sempre la casa della nonna…

Nola non è mai stata a misura di bambino. Ma adesso è anche peggio. Neppure il minimo sindacale.
Però è bellissimo ricordare in ogni occasione istituzionale che i bambini sono il nostro futuro. Che ci mettiamo le foto di sfondo sulle pagine di FB. Che sono loro l’anima della festa e della città. Che sono stupendi in processione con le bandierine. Che il festival dei diritti è un successone.
Però è bellissimo organizzare in Piazza la giornata dello Sport. Che li si prende pure per il culo a ‘sti creaturi. “Papà, ma scivolo no più”. No a papà, scivolo no più. Meglio che ti abitui adesso che sei piccina, così da grande il culo non ti farà troppo male.

PS. A Rimini le mamme vogliono il Parco Giochi e “lottano” per averlo. Qua al massimo ‘si accontentano’ di un paletto...



http://www.newsrimini.it/2016/04/inaugurato-il-parco-giochi-inclusivo-in-piazzale-fellini-voluto-dalle-mamme/

giovedì 26 maggio 2016

Giugno Nolano 1993 vs Giugno Nolano 2016: trionfo Trombone, Trinchese rimandata alla prossima (Era meglio quando si stava peggio)



"Ancora una volta si è cercato di arrangiare una festa di tradizione secolare, colmando quasi all'impronta l'atavico vuoto programmatico che ogni anno incombe sulla sagra... allora se veramente si vuole crescere bisogna decisamente  migliorare la qualità inserendosi in un circuito nazionale dove non c'è spazio ne per l'improvvisazione ne per l'arrangiamento, dove, invece, bisognerà utilizzare costantemente le tante energie finalizzandole alla qualità del prodotto". Scriveva così il carissimo Raffaele Balsamo nel lontano 1994 (Annuario Festa dei Gigli), quando si apprestava a commentare il programma del Giugno Nolano 1993, preparato (anche all’epoca in tempi assai brevi) dall’Assessore ai BBCC nonchè Delegato alla Festa dei Gigli: l’Illustrissimo e Revenderissimo Direttor. Dott. Ing. Gran. Ladr. di Gran. Croc. Pezz. di Merd. Lup. Mann. Raffaele Napolitano noto ai più con l’appellativo ‘Trombone’.
A parte il fatto che, se nell'epoca attuale, il caro Balsamo avesse scritto certe cose (vedi allegati) sarebbe stato immediatamente messo alla gogna reale e virtuale per reato di lesa principessità, se oggi fosse riproposto quel programma (un po’ scarno ma di buona qualità) mi obbligherebbe ad accendere un cero a San Paolino e diventare tifosissimo dell'Amministrazione Comunale.
Ma andiamo subito al sodo e confrontiamo i due programmi (1993 versus 2016). Entrambi hanno in comune le aree interessate: MUSICA, SPETTACOLO, CULTURA.

MUSICA
Tromby punta su jazz: la Tribunal Mist Jazz Band (presente nel cartellone jazzistico annuale del mitico tempio del jazz parigino “Le petit journal”) e il quintetto di D’Argenzio (tra i migliori jazzisti del panorama nazionale). Poi una serie di eventi minori: piano bar, karaoke e musica rocK. Ma è nei tre giorni dopo la Festa che Trombone sbanca tutto portando a Nola, nell’ordine: Eduardo Bennato (olèéééé), Ron (clap clap) e Peppe Barra (olééééé)…
L’Assessore più amata della storia (acchiapp’ Rafè) scommette sui Rjo Quartet (non li/le conosco; su google ho trovato quattro simpatiche vecchiette come Rio Quartet, booo?), Robertinho Bastos (non male) e i ritmi vesuviani della “paranza do’ lione” (costo zero ovviamente) e il coro polifonico Musique Esperance. Poi un’infinita serie di eventi minori: musica techno il venerdì delle cene (GENIALE STA ROBA QUA, DAVVERO!!!) e qualche live per il 2016 targato Trinchy.

SPETTACOLO
Il 1993 di Tromboniana memoria fa il botto con l’opera dei pupi del maestro Perna con una quattro giorni di alto spessore qualitativo che videro protagonisti i migliori burattinai del panorama nazionale e internazionale (per la gioia di grandi e piccini). Altra chicca: la gara statica e di volo di aquiloni (me la ricordo benissimo, bello spettacolo).
Il 2016 targato Trinchy si accontenta invece di balletti e scuole di danza come se fosse antani, la ‘classica’ commedia del gruppo Pipariello, qualche gonfiabile, bolle di sapone e un musical di frozen…Il tutto rigorosamente madeinnola.

CULTURA
Trionfo Trombone: Libro in Festa con la collaborazione della casa editrice Einaudi (a faccia ddo cazz!!!), la ristampa del ‘De Nola’ di Ambrogio Leone e mostre di pittura di interesse minore.
La Trinchese non regge il confronto: una serie di convegni e conferenza con mostre di pittura di interesse minore.

L’APOTEOSI. Quel 1993 si ricorda però per la Festa dei minigigli a maggio. Da un’idea geniale di Trombone si organizza una vera e propria minikermesse per i più piccini. Con tanto di regolamento e giuria. I minigigli vennero costruiti dai bambini in vari rioni, poi trasportati in piazza tra una folla entusista, Uno spettacolo splendido e bellissimo. I minori protagonisti in tutto: dalla musica ai rivestimenti alle paranza. Uno dei momenti più belli della nostra Festa negli ultimi quarant’anni (almeno quello che mi ricordo io). VEDERE FOTO PER CREDERE…

GIUDIZIO FINALE
GIUGNO NOLANO 1993. In tema di ristrettezze economiche l’assessore Trombone riesce a mettere in piedi (in tempi stretti) un programma di buona qualità (sia per i grandi che i più piccini), per gran parte sostenuto da denaro pubblico con il supporto di qualche associazione (Legambiente, Ascom e WWF). Da applausi. Una domanda: ma come ha fatto il Trombone del 1993 a trasformarsi in quello attuale?
GIUGNO NOLANO 2016. In tema di ristrettezze economiche l’assessore Trinchese riesce a mettere in piedi un programma di qualità indefinita sostenuto quasi esclusivamente da associazioni (il denaro pubblico ahimè se lo ‘zuca’ tutto la Fondazione). Risponde ai minigigli con la musica house in Piazza Duomo il venerdì delle cene. E tanto basta. Alla fine si punta sulla quantità, ma di qualità ce n'è davvero poca. Della serie: era meglio quando si stava peggio…

CONCLUSIONE: Questo scritto vuole essere “lontano da qualsiasi spirito polemico, con il solo scopo di stimolare una riflessione su quanto in futuro si dovrà fare….” (cit. Raffaele Balsamo). 

PS: Su ammissione dello stesso Raffaele Napolitano, l'attuale Fondazione, proprio su proposta del caro Trombone, ha rifiutato l'idea di riproporre i minigigli. Cosa dire... Siete una Fondazione fortissima, fatta di gente fantastica.

PS2: Un caro amico dovrà aspettare ancora per l'articolo sul manifesto (capisc' a me). Chiedo scusa... ma vista la 'chicca' lui capirà...
L'Assessore ai Beni Culturali Raffaele Napolitano
 
 
Momenti della ballata dei minigigli del 1993

lunedì 23 maggio 2016

INTERVISTE IMPOSSIBILI: Quattro chiacchiere con il presidente Carmelo Allocca



La prima intervista da presidente dello Sporting Nola gliel'ho fatta io. E pure l’ultima. E proprio in virtù di questo rapporto esclusivo, nella notte tra domenica e lunedì, me ne è stata concessa un’altra. Esclusivissima…

Partiamo diretti, a bruciapelo. Presidente Allocca, il Nola finalmente in Eccellenza… “Uà Cenzò, nemmeno avessi detto o Nola finalmente in serie A”.

Si vabbè, ma almeno un poco sei contento? “A facc’ do’ cazz. Tu lo sai. Nel 2002 se non era per noi, la città di Nola per la prima volta nella sua storia non avrebbe avuto una squadra di calcio. Ci iscrivemmo in Terza categoria e apparammo una serie di figure e merd’. Però è il campionato che penso tutti ci ricordiamo con grande nostalgia. Adesso siamo arrivati ai vertici del calcio regionale… se ti guardi alle spalle il cammino è stato davvero lungo e pieno di difficoltà. E l’Eccellenza è ‘na bella soddisfazione”.

Allora vi chiamavate Sporting Nola, adesso Nola 1925. “Qualcuno ha tradito Cenzò. E pagherà per questo…”

Ma stai scherzando? “E vedi tu... (ride, nda) Mio fratello presidente del Nola 1925 che vince un campionato... Ha fatto la storia Cenzò. Mio fratello… chill nun s’ha mai fatt na trasferta. E se non era per me neppure in casa veniva (ride, nda)… mo’ pens o Nola dalla mattina alla sera… Che pacc’ che gli ho fatto Cenzò (ride di nuovo, nda), però fra cento anni sopra gli annali si leggerà: Nola 1925, presidente Aniello Francesco Allocca detto Ciccio. E, fidati di me, il meglio ancora deve arrivare… Poi ne parliamo fa qualche anno Cenzò”.

Hai visto lo stadio pieno? Quanta gente sugli spalti. “Ma qua’ stadio Cenzò. La vuoi finire e m’piglià po’ culo. Che ti credi che da quest'altra parte le cose non le vediamo. Lo Sporting è na bagnarola… E degli spalti è meglio non parlare. Come lo chiamate voi, il gioiellino…”

Il sindaco però ha promesso 700mila euro per un nuovo stadio a Casamarciano… “E a me che me ne fotte Cenzò. Noi siamo il Nola 1925, mica il Casamarciano…”

Quello non è neppure venuto alla partita: “Ma che domande fai Cenzò… Quello tifa per il Roccarainola…”

Assente pure l’assessore allo Sport: “Chiiiiiii? E comunque non hai visto un cazzo… Quella ci stava. Ma che razza di giornalista sei…”

Sono venuti tanti altri però. Maggioranza e opposizione. Destra, sinistra e centro. Pure l’Onorevole Manfredi… “Cenzò, ma oggi a forza me vuo’ fa sballà ca' vocca. Senti a me, di queste cose è meglio che non ne parliamo proprio. ‘Sti domande falle a Ciccio oì”.

Persisto. Anche perché conoscendo il soggetto mi piace sfruculiare la mazzarella. Mi dicono che l’Assessore Trinchese invece ha indossato per la serata un abito bianconero: “Uà, ma allora si capa tosta. Che ti devo dire, qua ognuno fa il suo mestiere… E a figlia do’ mast non si discute. MAI. E almeno smuove un poco le acque, e qualcosa di buono per Nola lo sta facendo*... O no Cenzò, tu che ne pensi? (ride di gusto, nda) Però una cosa te la devo sottolineare: altro ca’ camicetta di seta Cenzò, almeno Chiaravalle si pigliava il megafono e andava in curva… T’ho ricuord lo striscione Impero Chiaravalle o no?”

Vabbé, ma tu ce lo vedi l’Assessore tra gli ultrà. Quella è una persona rispettabile… “Si però tu ce la vedi una Curva con mast’a Nicola col megafono, ngop e fierr. At’ ca Chiaravalle. Cenzòòòòòòò... E jucature se magnasser a muzzec gli avversari. Altro che dodicesimo uomo, quello fa il tredicesimo, il quattordicesimo e il quindicesimo. E te lo dice uno che lo conosceva bene, o mast…” .

E invece parliamo della società. “Chill e’ cumpagn miei so semp’ tale e quale. Che ne parlamm a fa…”.

E le new entry? “Altra domanda da fare a Ciccio. Io posso solo dire che se stiamo in Eccellenza qualcosa di buona l’hanno fatto. O no? Ma e femmen Cenzò… Addo' steven 'e femmen' (strizza l’occhio)… So finiti i tempi di Maria a’ nera e della signora Carmela, Cenzone mio carissimo…”

E Sorrentino? “Cenzò, ma comm cazz si fa. O Sorrentino direttore sportivo. Ma comm ce parl che jucature. E cu l’allenatore. I voglio sapè che cazz’ è ric’. Scherzi a parte, un detto dice che il napoletano si fa secco ma non muore. Ecco per Carmine vale il contrario: si fa chiatto ma non muore. Vicissitudini e patemi (poi spiegagli tu che cosa significa, ride) e tutto sto casino che è successo, invece di farlo dimagrire c’hann fatt fa na panza…  Quello è dai tempi del Doblò, cenzò… Nu piatt e maccarun e nun capisc nient ‘cchiù”.

Mancava qualcuno? “Qualcuno manca sempre Cenzò (strizza l’occhio di nuovo)… Ma quant’ si cretino. Pecché a me addò me vist’.”

Per concludere. Parliamo della stampa locale. Che ne dici di Felice Bianconero. “Dingell’ Cenzò. Da quando siamo il Nola 1925 c’ha rutt sul o cazz… Ca si nun era pe me, fratm e cumpagn miei mo stev a s’ vedè o Casamarciano (anche se non è mai troppo tardi e ride, nda). Poi però quann’e regalano è magliett è tutto cuntent e fa e post con facebook (ride, nda). E comunque io lo so che domenica l'amm fatt arricreà. A Felice basta che vince il Nola e si scorda tutt' cos...”

PS. Nessuno si senta offeso. Nuccio era uno che non le mandava mai a dire. Piccola precisazione: il presidente Ciccio Allocca, colto nel vivo, ci tiene a specificare: “e comunque se non c'ero io mio padre non lo mandava Nuccio in trasferta”. Ahimè, non c’è purtroppo controreplica…

PS 2. Chiedo scusa sinceramente se, con questo articolo, ho fatto o farò soffrire qualcuno… Ci ho pensato e ripensato e ripensato e ripensato ancora se pubblicarlo o no… La persona in questione spero che capirà (e comunque avrà licenza di sfogarsi picchiandomi, con o senza oggetti contundenti, da qui all’eternità)

*Non immaginate quanto mi sia costato scrivere questa frase. Ma credo che Nuccio lo avrebbe pensato (e di conseguenza detto). Non fosse altro che la sua spalla, gli ultimi anni è stata per la Trinchese, la paranza però (ah!ah!Ah! chiedo scusa ma non ho resistito) . E comunque, qua siamo persone quasi serie…