martedì 4 luglio 2023

"Mi consenta", torna la tradizione funesta del pagellone Festa dei Gigli

di Valerio LAURI

"Mi consenta"

"Mi hanno chiamato, invitandomi a sintonizzarmi su VideoNola per la Festa dei Gigli. Sto vedendo uno spettacolo disgustoso, con una conduzione spregevole, turpe, ripugnante."

Sono le ore XX, quando Silvio Berlusconi interviene in diretta a VideoNola direttamente dal suo ufficio nell'aldilà, attiguo a quello di San Pietro, mentre è in compagnia di San Paolino. Il suo tono è amareggiato ma deciso, San Paolino lo sferza a continuare nella sua invettiva. Silvio non si lascia certo pregare: "Ho sentito tesi false, una ricostruzione della realtà lontana dal vero". Probabilmente si riferisce ai ritardi accumulati dall'accoppiata Ortolano-Salumiere, iniziati ben prima della domenica della ballata.

Come ben ricorderete (o forse no), al format delle pagelle che non votano sulla Festa dei Gigli piace celebrare "dipartite eccellenti" (no, non c'entra il Nola calcio). Così fu per Bud Spencer, così fu per Paolo Villaggio, così è, in questo caso, per Silvio Berlusconi, che ha prestato pezzi della sua vita a questo pagellone. Mi consenta.

FONDAZIONE FESTA DEI GIGLI - BARBARA D'URSO

Il mio cuore è vostro! Chi non ha amato le favolose grafiche di presentazione e le immagini coordinate innovative? Probabilmente tutti. Mancavano solo le live reactions alle esibizioni dei Gigli. Una luce sparata nell'angolazione ottimale e il gioco è fatto. Ecco, non esattamente. Perché poi viene il momento di misurarsi con il dietro le quinte e crolla tutto o quasi. La gestione dell'alzata delle borde, del Giglio spogliato del Salumiere, della processione pomeridiana e degli incroci del trase e aiesce. Barbarella ha perso il posto (notizia fresca fresca), riusciranno i nostri eroi a salvare il loro (magari con qualche sanzione?)?

ORTOLANO/SALUMIERE - MARCELLO DELL'UTRI

A proposito di sanzioni, appunto. Che non ci saranno, ovviamente, perché i soggetti coinvolti, come da tradizione, saranno assolti in appello. Il nome del fondatore di Forza Italia non è casuale, perché probabilmente gli Hunger Games iniziati giovedì 15 giugno (borda sospesa) e conclusisi lunedì 26 intorno alle 5 del mattino, hanno un retrogusto politico da non sottovalutare. Tra chi ha "disobbedito" e chi ha "disobbedito solo perché lo hanno fatto pure quelli davanti" (con tanto di cappio in bella vista), a farne le spese sono stati gli ultimi. Strano che quando ci si mette la politica a perdere siano gli ultimi, vero?

CARLO BUONAURO - ILDA BOCCASSINI

Qualcuno ha detto "legalità"? Dopo il Lodo Piazza D'Armi e mentre qualcuno continuava ad urlare "dimissioni" e "vergogna" un giorno sì e l'altro pure, il sindaco abbandona le amate carte del suo ufficio e si getta nella mischia con tanto di polo. Un uomo solo all'opposizione (dei fuorilegge), nonostante sia espressione della maggioranza, che si ritrova a dover "spingere" i primi due Gigli, poi a bloccare il Sarto causa perdita di gas, infine a comandare, sfinito, quest'ultimo nel corso T.Vitale per accompagnarlo in Piazza. Qualcuno continua a chiedere la testa di questa "magistratura sovietica e comunista". Ed è strano, perché per anni Nola è stata sotto scacco di un "sovietico" e in pochi se ne lamentavano.

FANFARE E CANTANTI - MARIANO APICELLA

Tre anni di stop. Circa 150 settimane di canzoni. Circa 7 ore e passa di Medley complessivi. Alla fine, però, il repertorio esibito da cantanti e fanfare sui Gigli si è ridotto a Mare Fuori e Mon Amour di Annalisa. Non bisogna certamente essere diplomati al conservatorio per contestare lo strimpellare le stesse note per tutta la giornata. E non è un'attenuante che fossero spesso richieste dei maestri di Festa. Non siete mica giullari di corte?

CAROLINA DI BORBONE - RUBY RUBACUORI

Paragone azzardato? Può darsi. Ma i reali non temano un danno d'immagine. È lo sconcicanome della nipote di Mubarak (sese...) che ci piaceva assai, perché Maria Carolina di Borbone delle Due Sicilie, duchessa di Calabria e di Palermo e sua sorella, ma anche sua sorella Maria Chiara di Borbone delle Due Sicilie, duchessa di Noto e di Capri (mi immagino che quando si presentano dicono tutto sto papiello), hanno rubato veramente i cuori al punto che nella pausa post-benedizione sui gruppi whatsapp dei cullatori non si parlava di altro (inutile che negate, bricconcelli). La principessa Carolina, che diciottenne lo è davvero, ha deciso di accompagnare sua sorella a festeggiare il compleanno proprio a Nola, con tanto di pubblicità involontaria alla Festa dei Gigli e alla città. Dei primi moti carbonari. 

ASSEGNAZIONI - LOGGIA P2

A Festa tanno nasce, quanno more. O almeno così era, prima. Sono ormai alcuni anni che i nuovi maestri di Festa che festeggiano l'assegnazione di un Giglio e della Barca alla mezzanotte della ballata sono sempre meno. E quest'anno avrebbero avuto anche la piazza ancora affollata di Gigli e persone. Quei pochi che hanno la sicurezza di essere Maestri di Festa, a volte non sanno manco quale Giglio avranno, perché "È mezzanotte, quasi per tutti" (cit. Joe Sentieri), ma per gli altri inizia il domino. Se questa paranza prende questo Giglio, allora a quest'altra va quest'altro, ma se questa paranza prende quest'altro, allora questa resta fuori. Un giro di firme e firmatari, maestri di Festa in carne ed ossa e Geppetteschi, spostati con sapienza dai Mangiafuoco mangiaFesta che stanno facendo implodere il sistema (volontariamente e non). Quant'ate po' dura' sta dolce vita?

PIANO SICUREZZA (E PULIZIA) - MILANO 2

Diciamoci la verità, non eravamo abituati (e temevamo un disastro annunciato soprattutto dai consiglieri di opposizione) a vedere una certa organizzazione della sicurezza per le strade cittadine, durante la ballata. E invece, nel pomeriggio, ci siamo ritrovati un manipolo di carabinieri ad ogni via di esodo (che sarebbe via di fuga, ma con meno terrore, "la forma è sostanza" cit.), vetro ridotto alle bottiglie di spumante offerte durante il percorso e zero carrelli porta-bibite. Non bastasse, dopo il Sarto, è arrivato il Giglio del Netturbino, paranza Velia Ambiente, che ha scortato (quasi minaccioso, visto l'orario) l'ultimo obelisco in Piazza Duomo. Un imprevisto (leggasi tubo del gas danneggiato) ha vanificato questi sforzi. Ma vuoi mettere che nessuno si è fatto male?

SS NOLA 1925 - AC MILAN

No, non ci azzecca niente, avete ragione. Non abbiamo un Berlusconi a portarci sul tetto d'Italia e d'Europa (manco della Campania, a dire il vero). Almeno per ora. Però quanto è stato bello per i tifosi della squadra di calcio cittadina vedere una maglia del Nola su (quasi) tutti i Gigli e la Barca? Ecco, per questo dovete ringraziare Luigi Nappi, che le ha donate e consegnate, il Fedele Confalonieri (Salvatore D'Elia) di Forzanola, che si è fatto portavoce dell'iniziativa ed... Emilio Fede (anonimo autoelogiativo), che ha lanciato l'idea. E non erano le uniche maglie del Nola disseminate nella Festa.





lunedì 27 marzo 2023

Pensieri sparsi di un weekend sportivo che da oggi finiscono pure sul blog

𝐒𝐢𝐫𝐢𝐧𝐞 𝐂𝐡𝐚𝐚𝐫𝐚𝐛𝐢. Nella giornata in cui tutti si spellano le mani per la grandissima campionessa torrese Irma Testa (davvero persona eccezionale oltre che grande atleta) e un po' tutti, da De Luca a Martusciello e la Patriarca passando per onorevoli, sindaci e consiglieri, fanno a gara a mettere il cappello sulla sua grande vittoria in India per il campionato del mondo, io voglio dare la copertina dei miei pensieri alla pugile casertana 𝐒𝐢𝐫𝐢𝐧𝐞 𝐂𝐡𝐚𝐚𝐫𝐚𝐛𝐢. 23enne di origini marocchine, ha ottenuto solo da poco la cittadinanza e per avere il passaporto ha dovuto "letteralmente" (nel senso di una lettera-supplica) implorare il presidente Sergio Mattarella. Solo da poco ha potuto gareggiare, e vincere, con i colori azzurri. Per descrivere la sua 'carriera sportiva' uso le parole di Irma Testa rilasciate dopo la vittoria. «Non voglio parlare per 𝐒𝐢𝐫𝐢𝐧𝐞, che finalmente ha la cittadinanza italiana a differenza delle sue due sorelle, una maggiore e l’altra gemella. Mi sembra una sciocchezza che l’abbia avuta per meriti sportivi quando avrebbe potuto indossare la maglia azzurra a 14 anni: è un gran talento, la conosco da sempre, parla il dialetto meglio di me. Faceva i ritiri insieme a noi ma poi non poteva gareggiare: l’ho vista soffrire per anni. Abbiamo negato il passaporto a un’italiana perdendoci tanti successi e medaglie. Trovo molto ingiusto che Sirine non abbia potuto avere il mio stesso percorso». Per Sirine nessuno si è affrettato a mettere il cappello sulla medaglia di argento conquistata in India. E davvero in pochi se la sono cac.... filata. Penso che se Sirine Chaarabi fosse stata maschio, avesse avuto il bisnonno di Canicattì, e soprattutto avesse giocato a calcio, da mo che stava in nazionale con tutti gli onori, indicata da ogni media come salvatore dei colori azzurri. E invece...

𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞 è un attaccante napoletano (nel senso che è nato a Napoli e poi è emigrato) che gioca nelle Marche. La sua squadra, la Pinturetta Falcor, sta stracciando il girone G di seconda categoria. Il ragazzo ha il sacro fuoco del calcio che gli scorre nelle vene e, nonostante sia titolare di un'ottima e affermatissima sartoria artigianale (ci va pure qualche vips) a Civitanova Marche, ogni sabato pomeriggio sveste gli eleganti abiti che è solito indossare, si allaccia le scarpette a va battagliare (metaforicamente e non) sui campi dilettantistici della sua regione. Solo ieri ho scoperto per caso (l'ottimo Giuseppe Moreschini ha dato il via) la sua storia. Quest'anno ha segnato 14 gol e sta portando la sua squadra alla vittoria. Spesso la sua foto correda l'articolo di apertura del Corriere Adriatico, ma lui non lo ha mai saputo, perché la Pinturetta Falcor gioca in provincia di Fermo e a Civitanova esce l'edizione di Macerata. Penso che prima o poi a sto ragazzo qualcuno dovrà pur dirglielo dei titoli di giornale che si è perso quest'anno.
Ieri l'altro una ragazza di 20 anni è stata aggredita in Veneto. La ragazza in questione è un arbitro di basket e dirigeva la sfida under 15 tra l'Argine di Vicenza e il Basket Sportschool Dueville. Un genitore è entrato in campo insultandola e strattonandola ripetutamente (genitore che si è poi giustificato dicendo: "l'ho solo presa per un braccio"). Ieritutti gli abritri veneti di basket hanno indossato una X sul braccio per solidarietà. Ecco, credo sarebbe stato bello che tale dimostrazione di solidarietà fossa stata adottata anche a livello nazionale. Credo eh...
A Napoli in un torneo di beneficenza tra licei napoletani al Simpatia di Pianura si sono abbuffati di mazzate. Gli ultrastudenti del liceo Lucrezio Caro hanno aggredito quelli del Sannazzaro a suon di mazzate e petardi. Oggi un ragazzo rischia di perdere un dito e avrà lesioni ad un occhio. Il vomito. La me@@a. Dalla Preistoria è tutto.
Come sempre grazie a chi è arrivato fino a qua. Vi voglio bene. Fate i bravi.
La foto (di copertina) del weekend. La pugile casertana Sirine Chaarabi.