giovedì 13 aprile 2017

La Fondazione Festa dei Gigli alla ricerca del bilancio III (ovvera la trashparenza)



La Fondazione Festa dei Gigli. A volte basta solo il nome per scatenare ilarità, qualche sorriso di scherno e lanci di virtuali cuppetielli. L’ente della figuraccia per antonomasia, quello che le cose cambieranno sempre dall’anno prossimo, e che i provvedimenti arriveranno ma rigorosamente di anno prossimo in anno prossimo e così all’infinito. L’ente dell’eterno ritorno dell’anno prossimo.

E il fatto che non se ne parli non vuol dire che stiamo operando bene. Certo, chi ama la città (senza scopo di lucro) è sempre attento, è il primo a stare sul pezzo. Senza certe segnalazioni e denunce mai e poi mai sarebbe venuto fuori lo scandalo delle 3Q (questione delle questue in quaresima). Una roba da farci perdere il sigillo Unesco. Una roba che rischia di attirare castighi divini dal nostro caro Santo Paolino.

In pochi, pochissimi continuano da anni a porsi puntualmente le stesse domande. Ovviamente senza ottenere risposte degne di nota (e pure è una buona notizia, perché tante volte ti prendono pure per il culo).


Domanda numero uno

Sta cazz e trasparenza. Come da statuto uno si aspetta puntuale il 28 febbraio di ogni anno che vengano resi pubblici i bilanci della Fondazione. In uno paese normale almeno. Ma Nola non lo è (come ci hanno ricordato sul CORMEZZ non troppo tempo fa). Per chi non lo avesse dimenticato,comunque, la Fondazione da statuto entro quella data deve approvare il bilancio consuntivo e quello preventivo.

Nel primo, il bilancio consuntivo, si vengono a conoscere nel dettaglio (più o meno, in base a chi lo redige) entrate e uscite dell’anno passato.

Nel secondo, il bilancio di previsione, si dovrebbe conoscere “la definizione esatta di obiettivi da raggiungere e la formulazione di strategie o tattiche idonee per il loro raggiungimento” per l’anno 2017. Avete letto bene 2017. Questa gente ancora non ha approvato strategie ed obiettivi per la Festa di quest’anno. Sicuramente ne avranno parlato (e poi vi spiego in seguito il GRANDE PROGETTO PER REPERIRE FONDI).

L’anno passato entrambi i documenti vennero approvati e resi pubblici a fine aprile (il 14 per essere precisi). Insomma giusto in tempo. Quest’anno però tra Pasqua e 25 aprile e 1 maggio c’è il rischio di arrivare a maggio inoltrato.

Si sta parlando di un ente che, un domani (spero a questo punto assai lontano) potrebbe ritrovarsi a gestire fondi statali ed europei (sempre se “ingarrano” a presentare la domanda). Il tutto senza un bilancio di previsione in tempi ragionevoli. “Questi sono ciechi che pretendono di navigare a vista”. (cit.)

Insomma, un po’ come uno dei soci della Fondazione: il Comune di Nola.

E qui casca l’asino (che ahimé neppure vola) o il fagiolo (che pure questo non si alza da terra). Ma vuoi vedere che il bilancio preventivo della fondazione dipende esclusivamente da quello del Comune di Nola? Ma vuoi vedere che se non approvano i capitoli di spesa per l’assessorato di settore (indovinate quale?) la Fondazione non può preventivare neppure un 6x3 in aereoporto?

Si, opterebbe qualcuno, ma ci sono i finaziamenti dai privati!!! Coi 10mila euro di Expert e quelli di Piccolo sai che festone. Mamma mia. Per il resto c’è sempre il putecaro sotto casa o il ristorante amico che ti fa “sparagnare” una cena. E l’Unesco muta!!!


Domanda numero due

Il marchetting (cit.). Proprio in merito ai privati, occorre sottolineare che la Fondazione si è data un gran da fare. Muovendosi addirittura con largo anticipo.

Il 16 novembre 2016 infatti viene pubblicato sul sito (e questa pure è una notizia visto che neppure si sono degnati di pubblicare il calendario di bandiere e questue – VERGOGNA!!!) il seguente annuncio:


“AVVISO PER MANIFESTAZIONE DI INTERESSE A PARTECIPARE APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI “RACCOLTA SPONSOR” PER LA VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DELLA FESTA DEI GIGLI PER GLI ANNI 2017, 2018 E 2019”.


L’avviso specifica che:

1) È di carattere puramente esplorativo

2) Si tratta solo di una indagine conoscitiva

3) La procedura potrà essere interrotta in qualsiasi momento

4) All’avviso farà seguito una procedura negoziata

5) All’avviso potrebbe non far seguito la successiva gara per l’affidamento del servizio

6) Si potrà procedere con l’invio della lettera di invito alla presentazione dell’offerta anche in presenza di un’unica manifestazione di interesse valida.


Insomma, se il servizio di raccolta sponsor lo dobbiamo affidare a qualcuno lo affidiamo ma se non lo dobbiamo affidare a qualcuno non lo affidiamo.

Inutile far presente che alla pubblicazione dell’avviso non ha fatto seguito nulla.


Domanda tre

Il manifesto. E qui, consentitemi, dopo gli exploit dell’anno scorso mi gratto (e consiglio di fare altrettanto a chi ama davvero la Festa). Perché se l’idea è ottima e interessante (come nel 2016 d’altronde) il risultato finale rischia di finire come l’anno passato (per maggiori info chiedere a chi ha curato il manifesto 2016). Il manifesto expert insegna.

Ecco, adesso uno può pensare quello che vuole. Personalmente ritengo che un ente pubblico abbia come primo dovere quello della trasparenza. Che un ente pubblico che ha come mission la promozione e la valorizzazione della Festa dei Gigli dovrebbe avere un portale degno di un sigillo UNESCO.


Venenum in cauda. Una zeppatina me la conservo da quasi un anno. Ecco, passi per l’onorevole di riferimento del centrodestra (la Fondazione è una sua longa manus, come tutto del resto) ma l’onorevole di riferimento della sinistra che su una nota TV locale loda ed esalta l’operato della Fondazione a me personalmente crea solo imbarazzo e vergogna. Poi dice che uno dovrebbe fare politica in mezzo alla gente per prendere i voti. Se ne pigliate meno di 1000 un motivo ci sarà? Ecco l’ho scritto.



Il presidente Soprano con l'imprenditore Piccolo (foto rubata da IlCazziblog)