Il
caso De Simone, le musiche e i cantanti… Le dimissioni
del maestro arrivano in un momento delicato. In piena competizione elettorale.
La notizia viene fuori cinque giorni dopo le effettive dimissioni. Una bella
mazzata per la Fondazione che più di una volta aveva ribadito di puntare,e non
poco, sul lavoro del maestro De Simone per ridare lustro alla nostra amata
festa. Le dimissioni di De Simone scoperchiano un vaso di Pandora…
Parla
la fondazione 1… e ci piglia tutti per il culo. Le spiegazioni
della Fondazione arrivano in conferenza stampa. Organizzata in tempi record.
Viene spiegato dal presidente Soprano la motivazione delle dimissioni di De
Simone e vien fuori, anche grazie ai ragazzi di giugnonolano.com, che potrebbero (anzi sicuramente) riguardare le musiche e i testi. Questi, come da
regolamento festa dei gigli art. 8, devono essere consegnati entro e non oltre
il 31 dicembre. La Fondazione non ha ricevuto per quella data manco un
panettoncino, e (come candidamente dichiarato dal presidente Soprano) solo ad
aprile sono stati consegnati su cd testi e musiche. (E vi prego trattenete le
vostre risate perché adesso viene il bello). Stando al sopracitato articolo la
Fondazione solo può autorizzare ad incidere le musiche e le canzoni (e qui
parte un pernacchio di edoardiana memoria da parte di tutta la cittadinanza,
musiche e cantanti compresi). Insomma la
Fondazione, che dovrebbe tutelare il bene UNESCO Festa dei Gigli, dà regole che
non solo non vengono rispettate (e fatte rispettare dalla Fondazione stessa) ma
palesemente IRRISE. E la cosa stupenda è che ce lo vengono a raccontare in
conferenza stampa. CHE GENI DAVVERO!!! [vedi
documento art. 8 regolamento festa dei gigli]
La
borda spezzata. La voce circolava già da una settimana
circa. A Nola si parlava di sette borde mentre un’ottava veniva data
proveniente da altri lidi. Esattamente da Barra. I maestri di festa del
Bettoliere infatti decidevano di affidarsi a una bottega di Barra per la
costruzione del Giglio. In palese ed evidente violazione dell’art.9 del
regolamenta dei Gigli. L’argomento diveniva discussione in piazze reali e
virtuali. Tutti sapevano tranne la Fondazione (ed infatti i suoi membri abitano,
come voi ben sapete, su Marte). Ah già, loro monitoravano da mesi… Intanto ieri
notte veniva alzata la borda dalla ditta di Barra (specifico che non ho nulla
contro i barresi) e loro continuavano a monitorare… Purtroppo non ho avuto modo
di constatare di persona, ma pare che stamattina abbiamo anche cominciato a
costruire il giglio. Se così fosse la Fondazione che farà, glielo farà buttare
giù o gli impedirà di partecipare alla processione. Solo una parola:
RIDICOLI!!!
Parla
la Fondazione 2… E ci piglia ancora tutti per il culo
(quella del ciuccio che vola è oramai un abitudine). Dopo quanto accaduto finalmente
la Fondazione si muove. E chiede la conferma dell’accordo con la bottega di
Barra per la costruzione del giglio. Intervento tempestivo e puntualissimo, nonostante
a Nola da almeno quattro-cinque giorni tutti fossero a conoscenza della ‘notizia’.
E, continuando nella presa per i fondelli, ci dice il presidente Soprano che
loro già due mesi fa avevano affrontato la questione con il maestro di festa
del Bettoliere. E anche lui, come altri casi in precedenza e come altri soggetti, non
se li è cacati proprio (e perdonatemi il francesismo) a quelli della fondazione.
Ma la cosa più divertente è che a pochi giorni dai gigli spogliati si pensa di
chiedere contratti con costruttori, musiche e cantanti. Ma come, così presto?
Fossi stato in voi avrei aspettato almeno lunedì 23 no? E se i contratti non
sono in regola che fate. Fermate la festa. Ah, no. Da quanto leggo su Ilgiornalelocale.it il giglio passa al Comune (si si, come no ci crediamo). GENIALI DAVVERO, a faccia mia sott e
piedi vostri… [fonte http://www.ilgiornalelocale.it/archives/26712]
Misure
e misurine…. Anche in questo caso pongo una domanda
ai geni della Fondazione Festa dei Gigli. Dal regolamento Festa dei Gigli
emerge che le misure delle macchine da festa devono corrispondere alla delibera
dell’Ente Festa n.13 del 22 febbraio 2002. Io questa mattina, armato di metro,
sono andato a vedere se i piedi dei gigli misuravano i 21 cm, ma, causa
inscatolazione, non mi è stato possibile farlo. Sarebbe gradito conoscere se
tale regolamento per la costruzioni degli obelischi è stato rispettato (con
documentazione allegata e prove concrete). Non spetta a voi ma all’ufficio
tecnico del Comune. Bene, visto che siete voi Fondazione che dovestre tutelare le
macchine da festa, per una volta cacciate fuori le palle e fatevi sentire…
Magari, visti i vostri tempi, si potrebbe cominciare dal giovedì successivo al
22 giugno. Che ne pensate? !!! [vedi documento
art. 6 fondazione festa dei gigli]
E
il 22 giugno cosa succederà? Sono davvero curioso di
saperlo. Davvero, non è uno scherzo. Anche in questo caso il Regolamento della
Festa dei Gigli parla chiarissimo. Una sola girata (non ripetibile per nessuna
ragione) a Caparossa, una alle carceri, 20 minuti per uscire dal vicolo
Piciocchi. E sorvoliamo sui din cui concludere il tracciato. La speranza è che il
regolamento venga rispettato dai gigli e dalle paranze. In molti però (me
compreso) hanno più di un dubbio. Spero, vivamente, di essere smentito dai
fatti… Se ciò non dovesse accadere però sono sicuro che la Fondazione alzerà la
voce, ma così forte da rimanerne senza (e farsi rispettare come in altri casi d’altronde).
E’ sempre una questione di palle, palline e giocatori di biglie… Poi se vi
faranno di nuovo come la fetenzia non ditemi che non eravate state avvisati
(siete ancora in tempo). [per documenti vedi art. 10 regolamento festa dei gigli]
Dulcis
in fundo. Nei fatti a cosa serve questa Fondazione? Ad
emanare carte e scartoffie varie fini a se stesse? A fare regolamenti che non
vengono fatti rispettare?A fare statuti rispettati a cazzo di cane? (Vedi caso
commissioni, che ancora stiamo aspettando di sapere qualcosa in merito). O
magari la nascita della Fondazione era ‘imposta’ dal percorso verso l’Unesco
per dimostrare, nelle sedi preposte, una seria regolamentazione della nostra Festa
altrimenti assimilabile ad una sagra di paese? L’impressione è che la
Fondazione sia un colosso dai piedi di argilla, un bel palazzo dalla facciata
spettacolare ma pieno di stanze vuote, un qualcosa che deve per forza esserci
ma che di fatto non conta una beneamata mazza (allerta oserei dire…). E in
questo post credo di avervi portato più di una prova a carico… Attendo ora,
con una certa ansia, un comunicato stampa che mi dica (ancora una volta) che
non si hanno i mezzi per adempiere i compiti affidati (ovvero la tutela della
festa dei gigli).
Nota
a piè pagina. In chiusura urge nota in merito ai
170mila euro stanziati per la Fondazioni. Trasparenza impone che venga reso
noto alla cittadinanza l’utilizzo di questi fondi. Serviranno per organizzare i
giorni del giugno nolano di competenza della Fondazione (altra barzelletta
questa che affronteremo nella seconda puntata) o quant’altro? O per pagare i ‘rimborsi
spese’ presenti, futuri e passati (sempre se ci sono stati)? Di grazia, sarebbe
troppo chiedervi, almeno in questo caso, un minimo di trasparenza, reale e no a
chiacchiere però…
![]() |
Art. 3 statuto fondazione festa dei gigli |
![]() |
Art. 5 statuto fondazione festa dei gigli |
![]() | |
Art. 6 statuto Fondazione festa dei gigli |
![]() |
Art. 8 regolamento Festa dei Gigli |
![]() |
Art. 10 regolamento festa dei gigli |
![]() | |||||||||
Art. 10 regolamento festa dei gigli |
Applausi a Vincenzo!
RispondiEliminaGrazie per gli applausi. Con ciò che ho scritto penso di aver dato voce a tanti che la pensano come me
EliminaCondivido ogni virgola del post scritto da Vincenzo ma la parte che preferisco è quella del "dulcis in fundo" perché onestamente la fondazione servirebbe a fare tanto per far crescere la ns amata festa ma io da profano nn vedo nulla di positivo nell'operato effettuato fino a questo momento fatta eccezione per la tutela dei ns timpani regolamentando i microfonisti e addetti ai suoni!
RispondiEliminaCondivido quasi in toto quanto ha scritto Vincenzo e penso che tutti devono cominciare a riflettere .Io non discuto la bontà della Fondazione in quanto tale, ma dei suoi componenti. Il Presidente della Fondazione a chi sta aspettando per dimettersi? Non vede che sta accumulando figuracce una dietro l'altra? Forse aspetta che venga cacciato a furor di popolo?
RispondiElimina