venerdì 20 giugno 2014

Alla ricerca del ‘vespasiano’ (bagno pubblico) perduto…


Onestamente, la mossa ‘tattica’ di emanare un’ordinanza (n.30 del 12 giugno 2014) potrebbe andare incontro a dei fraintendimenti… Giusto, giustissimo ricordare agli esercenti commerciali di tenere in efficienza i propri servizi igienici, soprattutto considerando l’afflusso di persone in strada, tra cui numerosi turisti da tutto il mondo (vi prego non ridete… ma come dicono molti, dopo l’Unesco il mondo ci guarda).
Le norme igienico sanitarie infatti prevedono un tot numero di servizi igienici in base a quante persone orientativamente parteciperanno ad un certo evento all’aperto. In base alle tabelle in mio possesso (norma Europea EN 16194 formalmente promulgata ad inizio 2012, mentre il 12 aprile 2012 è entrata in vigore la corrispondente norma italiana, la UNI EN 16194) dovrebbero essere disponibili circa 400 servizi igienici (in teoria andrebbero pure divisi tra uomini e donne, ma…). Di conseguenza ecco giustificata l’ordinanza sindacale.
Ai servizi igienici dei ‘privati’ andrebbero poi ad aggiungersi quelli ‘pubblici’, nel senso di “messi a disposizione dall’ente pubblico”. E qui sorge un problema: ma chi si occupa materialmente dell’organizzazione della festa dei gigli (e quindi pure dei ‘cessi chimici’) e del ‘Giugno Nolano’? La Fondazione Festa dei Gigli (con i suoi 170mila euro) o l’Assessorato ai Beni Culturali (e quindi l’amministrazione comunale)? O magari nessuna delle due e ci dobbiamo arrangiare da soli? (in questo caso propongo una colletta). Ad ora (mentre scrivo) ne è presente solo uno: quello nella Villa Comunale. Dei cosiddetti ‘bagni mobili’ o ‘chimici’ non c’è traccia. Gli anni passati erano posizionati in postazioni strategiche della città (Piazza G. Bruno, Piazza D’Armi, Foro Boario etc etc) ma quest’anno io non ne ho visti (eccezion fatta per quelli dei cantieri a via S.Massimo). Sono certo (diciamo così) che si provvederà in fretta ad una EVIDENTE mancanza, anche perché sarebbe ai limiti del paradossale (ridicolo direi) ‘puntare tutto’ solo sui bagni degli esercizi commerciali. Tra sabato e domenica, visto l’enorme afflusso di persone presenti nel centro di Nola, questi potrebbero intasarsi (in teoria sono da prevedere migliaia di utenti per servizio igienico). Già immagino le scene con bar, pub e pizzerie con file chilometriche per andare in bagno. E già mi immagino le foto dei turisti (giapponesi su tutti, ma ne avete visti quanti ce ne sono per Nola) che fanno il giro del mondo (e del web) con migliaia di persone a gambe strette (o a panze in mano)… perché, ce lo dovessimo scordare, quest’anno IL MONDO CI GUARDA (e speriamo che non ci vede bene perché si è perso il conto delle figure di merda che si sono fatte).
L’impressione è che, per mancanza di fondi (o magari per debiti pregressi con le ditte che forniscono il servizio) o dimenticanza o motivi tecnici e logistici (che dir si voglia) o causa piogge torrenziali o quant’altro  (magari per ‘sparagnare’ saranno montati domenica mattina), c’è il rischio che gli esercizi commerciali del centro, tra sabato e domenica, si trasformino in un unico grande vespasiano pubblico. In alternativa ci sarebbero anche le case dei privati (o magari qualche camper)… A questo punto non è da escludere un’ordinanza in tal senso.


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