La Ztl. Finalmente ci siamo. “Sta per partire”, ma
veramente. Ieri la notizia, rimpastata, che I RESIDENTI DEL CENTRO STORICO possono
richiedere i telecomandi per azionare i dissuasori a scomparsa e presentare richiesta
per accesso in zona ztl.
Cosa sappiamo e chi
può richiedere. In attesa che vengano rese pubbliche le modifiche ad uno
dei 3 articoli (ehh lo so, si sono sforzati) del regolamento ZTL del 2010
(leggi qui https://www.comune.nola.na.it/images/stories/Regolamento_ZTL.pdf)
dalla documentazione presente sul sito del Comune di Nola apprendiamo che le
richiesta di accesso (modello 1) e di telecomando (modelli 2, 3, 4 e 5) possono
essere presentate dai residenti nel centro storico (e i domiciliati? Come da
art. 2 comma 1 b) che hanno però la disponibilità di un “posto per il proprio
veicolo sito nel box/garage” (e dimostrare il tutto con copia contratto di
fitto o di proprietà del box o posto auto). Sulla carta (cioè quella dei modelli
2 – 3 - 4 - 5) pure gli esercenti possono richiedere il telecomando (vedi
ordinanza P.M. n.9 del 17/5/2017) ma solo se in disponibilità di un “posto per
il proprio veicolo sito nel box/garage”. Adesso lo so, la situazione potrebbe
sembrare complicata, magari i RESIDENTI e gli ESERCENTI che hanno dubbi potrebbero
provare a chiedere spiegazioni a chi di dovere, che poi sarebbe lo stesso che “a
ntrasatta” ha lanciato la bomba della ztl festa dei gigli senza che l’amministrazione
sapesse nulla. In alternativa provare a presentare richiesta di accesso e di
telecomando a prescindere. Poi si vedrà.
I dissuasori.
Oltre quelli storici in Piazza Duomo, i dissuasori sono posizionati nelle
seguenti vie e crocicchi: via Flora ad intersezione via Principe di Napoli
(modello 2), via Vicolo Duomo ad intersenzione Piazza Colleggio (modello 3), Corso
Tommaso Vitale ad intersezione di via Ciccone (modello 4), Corso Tommaso Vitale
ad intersezione di via Notaris (5). Per gli altri varchi (via Santa Chiara –
Piazza Santorelli, Piazza G. Bruno lato Porta Napoli, via San Paolino Angolo
via Annibale) bastano il sistema di videocamere con annesso semaforo e display (tipo io non posso entrare). Risalire al costo di tutta l’operazione dissuasori è davvero
problematico (non so perché mi ricorda un certo gioiellino). Tra videocamere montate, scassate e riparate, montaggio
dissuasori e catene, riparazioni, montamenti e smontamenti di dissuasori con catene, appilamenti di
buchi e varie sono state spese cifre che non voglio e non riesco a quantificare (il
mondo delle determine dirigenziali della P.M. a volte è davvero fantastico).
Senza dimenticare sta caspiterina di determina 109 che non sono riuscito
proprio a trovare (magari il buon Trombone può darmi una mano) “a firma del
Comandante Luigi Maiello … pubblicata … per ulteriori acquisto di paletti,
dissuassori, fioriere e di altri elementi di arredo urbano per le strade e
piazze cittadine al fine di migliorare la vivibilità e la sicurezza della Città
per la somma ( così si legge nella determina) non superiore all’attuale
disponibilità sul capitolo “Decoro Urbano” Anno 2017 di €94.510,00” (fonte
ilCazziblog).
Le catene a scomparsa.
Con la ZTL che sta per partire, sorge spontanea una domanda: ma ora che si
chiude la strada a cosa servono i paletti in via Santa Chiara e via San Felice?
Ad un c***o. Tralasciando la splendida valenza decorativa (siete riusciti a
rovinare una strada storica della città, chapeù principi e principesse), mi
domando la loro utilità visto che, dalla Festa dei Gigli sono stati rimontati i
paletti ma non le catene. Mi faccio portavoce di mia figlia Sofia (quelle
catenelle erano il suo spasso nella strada verso scuola): ma addò stann? Si
sono perse? Sono state sequestrate? O qualcuno le ha prese in ostaggio
(#freecatenelle)? E soprattutto coloro i quali si erano fatti portavoce di
questa battaglia per anziani e meno fortunati ora dove sono? Lo vedono che
senza catenelle assai spesso i motocicli e qualche citycar ostruiscono il
passaggio? Magari chessò, pensare a una roba tipo “adotta anche tu una
catenella”.
Le giostrine sporche.
E mentre la piccola Sofia si dispera per le catenelle a scomparsa, gioisce per
le giostrine in Piazza D’Armi. Per evitare fastidiosi frignamenti e rotture di
scatole, la piccola sa che non possiamo andare sulle giostrine in Piazza D’Armi
perché sono sporche. La cosa ha colpito così tanto mia figlia che ogni
qualvolta passiamo in zona le indica e dice: “Papà guarda le giostrine sporche”.
Ecco, in un assolato e caldo mese di agosto, arriva la determina giostrine. In data
17 agosto (l’amministrazione non va mai in ferie) infatti viene affidato l’incarico
professionale per "rilievo, elaborazione nuova soluzione delle attività
mercatali e parco giochi nell’area mercatale all’interno di Piazza d’Armi".
4mila e passa euro ad un consulente esterno (determina dirigenziale n. 100 ). Volete
sapere chi è e a chi appartiene? Naaaa, non ve lo voglio dire. Di sicuro
è una cosa che non poteva essere fatta (violazione art. 32 del
regolamento generale dei servizi e degli uffici del Comune di Nola), ma tant’è.
Mi/vi domando, neppure un poco di furbizia e utilizzare un loggerhead come
sovente si fa in certi casi. E jamm bell. Me/ce lo fate proprio in faccia. Lo
so, lo so… "abbiamo perso le elezioni e ci dobbiamo rassegnare e la politica è
un’altra cosa" (cit.). Comunque alla fine nessuno dirà nulla. Tutti contenti, pure mia
figlia Sofia. E questo è quanto.
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