lunedì 28 agosto 2017

Il fantastico mondo del copiaeincolla (quando il pezzotto diventa arte ed espressione di genialità)



Premessa: la cuntrora domenicale estiva è un tempo immoto. Per gli antichi se uscivi rischiavi seriamente di venire posseduto da divinità, quali le ninfe, che avevano il potere di invasare e possedere gli incauti che andavano fuori. Se poi, come me, hai il piacere di avere come amiche qualche ninfa rompiscatole, puoi star certo che non c’è rifugio che tenga. Ti vengono a pigliare fino al divano di casa. Questo post nasce da una cuntrora domenicale estiva andata a male, o bene… e prosegue nella cuntrora lavorativa di un lunedì postpost feriale…

Ho poco tempo. E quindi niente preamboli o logorroiche elucubrazioni: oggi vi parlerò di Nola e del copiaencolla.
Io non lo so chi ha cominciato per primo. Se un impiegato o un assessore. Sta di fatto che, nella casa comunale, il COPIAEINCOLLA è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Si copiaenicollano idee e progetti, si copiencollano atti come determine e delibere. Si copiaencolla da altri enti pubblici, si copiaencolla tra i vari assessorati. Si copiaeincolla a pezzi, usando fantasia e creatività. Sta diventando una vera e propria forma di arte. Il copiaeincolla espressione di estro e genialità. E se l’assunto “la forma è sostanza” vale per me come per altri, allora non ci sono dubbi: questa è l’amministrazione del copiaencolla. Iubilate gente.

Rimini, Porto Recanati e Nola: gemellate per l’ordinanza contro la prostituzione. In riviera (marchigiana e romagnola) ci combattono da un po’. Noi a Nola da un annetto. La prostituzione è simbolo di degrado (culturale, sociale, dell’essere umano), se poi ciò avviene a pochi passi dal ‘salotto buono’ della città urge un rimedio. Con notevole ritardo, il primo cittadino di Nola, il sindaco Biancardi ha emanato un’ordinanza. Era pure ora. Un’ordinanza impeccabile dal punto di vista formale e sostanziale. Stava quasi per partire un applauso, quando, mosso da dubbi sostanziali (e soprattutto posseduto dalla maledizione delle ninfe della cuntrora), trascrivo una frase dell’ordinanza su google. Et voilà (cit.). )Dopo l’ordinanza antiprostituzione del Comune di Nola spuntare quella del Comune di Rimini. E poi un’altra frase e di seguito..spuntare quella del comune di Recanati (con qualche rimpasto qua e là) et voilà (cit.). Riga dopo riga, parola dopo parola ammiro l’arte del copiaencollatore comunale, bravo nel sostituire, aggiungere, modificare e talvolta rimpastare (porprio a me, che vengo da anni di scuola Mediapress)… Per fare certe cose ci vuole pure una capacità. E a Nola, al civico 1 di Piazza Duomo sono dei veri e propri artisti del copiaencolla. Nulla da dire. Roba da patrimonio mondiale della copiaeicollità.
Non mi credete? Lettori di poca fede: ecco i link http://www.ilcittadinodirecanati.it/porto-recanati/34968-ordinanza-del-sindaco-per-contrastare-fenomeno-della-prostituzione, nel caso l’intera ordinanza è reperibile sull’albo pretorio del Comune di Porto Recanati, cercando la n. 148 del 31 luglio 2017)

Agosto nolano e giugno nolano: una determina, stessi errori. Onestamente, quando nella cuntrora, mi sono imbattuto nella determina n.1143 (Estate a Nola. Affidamento organizzazione di n. 6 serate di intrattenimento e svago ditta Play Animation s.n.c) dell’11 agosto 2017. Scorrendo la determina resto piacevolmente colpito dal fatto che, finalmente, l’assessorato in questione è riuscito ad affidare un incarico senza “carattere di urgenza”, interpellando una serie di azienda e riportando tutto all’insegna della massima trasparenza. Poi noto degli imbarazzanti errori, evidenziati da una linea a cancellare ed nello stesso evidenziare l’errore formale e sostanziale. Roba già vista. Si, ma dove. Poi mi sovviene che, per la preparazione degli articoli sul giugno nolano mi ero imbattuto negli stessi errori. Errori riportati nella determina n. 865 di un altro assessorato (Affidamento ring combattimento per manifestazione del 01 luglio 2017 c/o Piazza Duomo). Oh, proprio uguale uguale: brutta figura per una, brutta figura per l’altra. Se non ci credi vedi la foto. Chi ha redatto la determina (il nome è in fondo all’atto) e chi doveva controllare (dirigente, assessore o segretario comunale che sia) non ha controllato et voilà… Il copiaencolla è sgamato. In pratica viene fuori che si copiano le determine tra assessorati. Certo, dirà qualcuno, ma tu guardi queste piccolezze. Lo so, lo so, sono un fissato… ma come si dice: la forma è sostanza. Ora è vero che certuni atti pubblici sono uguali, ma almeno leggerli e modificare certi strafalcioni. Così mi sa tanto di presa per i fondelli. Mi sa che il copiaencollatore di turno non teneva troppo genio di copiaencollare.

PS. Mi spiegate perché sempre e solo nella cuntrora?   

PS.2 Si ringrazia il maestro che, con le sue ricerche, mi ha disvelato il fantastico mondo del copiencolla comunale. (va bene così, sei stato citato).


 

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