Affrontare il tema 'Sporting Club' è ogni volta un colpo al cuore.
Perché Nola prima uno stadio ce l'aveva, ed era pure una struttura di buon
livello. Poi c'è stato il progetto 'museo della cartapesta' (e sappiamo tutti
com'è andata a finire). E alla fine Nola non ha più uno stadio, non ha il
museo, ma si consola con quel gioiellino del complesso polifunzionale 'Sporting
Club'. Una struttura che, anno dopo anno, perde pezzi per una serie di
incapacità dell'apparato amministrativo-burocratico. Incapacità nel gestire una
situazione che, dopo giorni di ricerche matte e disperatissime, sono in gran parte riuscito a ricostruire. Giuro, è stata un'impresa. E vista la quantità di informazioni il post
è venuto fuori davvero lungo e, ancora una volta, vi chiedo di portare
pazienza. Posso solo dire di tener duro nella lettura e che vale la pena
arrivare fino in fondo. Ma partiamo dall'inizio: questo è il fatto statemi a
sentire...
24 OTTOBRE 2011: IL GIORNO DELLE TARIFFE. Fino a questa data non esisteva un tariffario per usufruire degli
impianti sportivi comunali. La giunta dell'epoca, dopo aver preso visione della
relazione del responsabile del settore Felice Maggio, approvò le seguenti
Tariffe:


Come si può vedere dal testo integrale della Delibera di Giunta n. 435
del 24/10/2011 in questione (consultabile nell'archivio online del Comune di
Nola al link http://88.45.132.216/JSFService/faces/segreteria/SEGR_delibereAP.xhtml)
vengono previste anche tariffe (ovviamente maggiorate) per 'società sportive ed
enti di promozione non nolani'. Nella delibera si specifica che "di norma,
l'utilizzo dell'impianto avviene solo a seguito dell'avvenuta presentazione
della ricevuta del versamento delle tariffe". Inutile precisare che nel
corso degli anni sono "parecchie" le società sportive che hanno utilizzato lo
Sporting Club pagando in anticipo. In molti casi (quasi tutti direi) però non si è pagato affatto. In
alcuni casi a torto, in altri a ragione. Più avanti affronteremo nei dettagli
la vicenda (con alcuni dei diretti interessati). Nella determina poi viene
anche specificato che "gli allestimenti, la pulizia dei locali e la raccolta
dei rifiuti per ogni tipo di attività sono a totale carico dei concessionari o
degli organizzatori. Le suddette tariffe per gare o allenamenti, se svolte in
orari serali, sono aumentati del 10%".
Evidentemente la determina non prendeva in considerazione lo stadio del
complesso Sporting Club, dotato all'epoca di un impianto illuminazione
imbarazzante.
HABEMUS REGOLAMENTO. Dopo le tariffe viene
approvato, prima dalla Giunta e poi definitivamente dal Consiglio comunale (in
data 10/07/2012), anche il regolamento per uso e gestione degli impianti
sportivi" (vedi link http://www.comune.nola.na.it/images/stories/Regolamento_Imp_Sport_Nola.pdf).
Ad una prima, e abbastanza approfondita, lettura il regolamento è completo in
ogni sua parte e dettagliato. Le strutture sportive vengono suddivise in: 1)
impianti comunali di rilevanza cittadina (tra cui figura solo lo stadio
'Sporting Club'), 2) impianti minori (tutte le restanti strutture). Tra gli
organi competenti, oltre al Consiglio Comunale, alla Giunta e ai
Dirigenti, figura anche la Consulta
dello Sport (?). L'organo (che esiste solo sulla carta...), solo consultivo,
dovrebbe avere un suo rappresentante anche nella commissione di controllo (che
dovrebbe essere nominata dalla giunta, ma MAI ESISTITA e quindi NESSUNO HA CONTROLLATO MAI UN C***O)
composta da 3 consiglieri comunali di cui 2 di maggioranza e l'Assessore allo
Sport con a supporto un tecnico dei lavori pubblici, mentre il dirigente
comunale del settore competente, quello del settore impianti sportivi
(RICORDATEVI STO FATTO CHE TORNA UTILE IN SEGUITO DOPO) partecipa solo a titolo
consultivo.
ILPROBLEMA. Già negli anni precedenti il problema legato
all'incasso delle tariffe era più volte saltato all'occhio. Pochi, pochissimi
pagavano il tariffario. E spesso quelli che pagavano usufruivano di trattamenti
agevolati. Dall'erba naturale al sintetico poco è cambiato. Il problema sono
gli altissimi costi di gestione (ovviamente a carico dell'ente di Piazza Duomo)
di una struttura ampia come il complesso polifunzionale di via Seminario
denominato Sporting Club. Per coloro che non sono al corrente, ricordo che il
centro polifunzionale di via Seminario denominato Sporting Club (per gli amici
detto anche 'gioiellino') è costituito da "un campo di calcio
regolamentare in sintetico di ultima generazione, un campo di tennis, una pista
di pattinaggio, da alcune piste di bocce, da un campetto polivalente, da un
campo di calcetto, da un edificio servizi comprendente spogliatoi, servizi,
uffici, sala reception, spogliatoi e bar al piano terra ed al primo piano n. 3
uffici, da un blocco di servizi a supporto del campo di calcio e da una
gradinata e due tribune, oltre a circa 2000 mq di spazi aperti". Alla
faccia del c***o, noi a Nola tenevamo questo popo' di centro polifunzionale e
non ce ne siamo mai accorti...
LA SOLUZIONE: AFFIDAMENTO A TERZI (parte 1 e 2). A questo punto, viste le continue 'perdite' (dovute perlopiù ai mancati
incassi) e considerato "che attualmente i costi sia per la manutenzione
ordinaria che straordinaria dell'impianto sportivo di via Seminario sono
rilevanti e difficilmente quantificabili" e, di conseguenza, ammessa
l'impossibilità e l'incapacità gestionale (soprattutto per quanto riguarda
l'aspetto economico) per il Comune, l'allora dirigente al ramo (gestione
impianti sportivi) Felice Maggio d'intesa con Giunta e sindaco (Geremia
Biancardi) individua nell'affidamento a terzi l'unica soluzione per fare cassa
e soprattutto evitare il lento, ma costante deteriorarsi dei vari impianti e
delle varie strutture facenti parti del centro polifunzionale di via Seminario
denominato Sporting Club. Il 7 settembre del 2012 il dado è tratto: con
delibera di giunta n. 252 si decide di dare il via all'iter che sulla carta (igienica
ovviamente) dovrebbe portare all'affidamento dell'INTERO CENTRO POLIFUNZIONALE
di via Seminari denominato Sporting Club. Come si può immaginare l'iter si
inceppa prima di partire. Il 13 marzo del 2013 il dado è tratto per la seconda
volta: con delibera di giunta n. 30 si decide di modificare la precedente
deliberazione e di dare finalmente il via all'iter che sulla carta (sempre
igienica ovviamente) dovrebbe portare all'affidamento a terzi. Cosa cambia
rispetto alla precedente delibera? Solo il punto uno.

Questa volta sembra davvero essere quella buona. Secondo le mie fonti
viene anche preparata una bozza di capitolato d'appalto al rialzo (bozza tutt'ora esistente ma che non ho potuto visionare), a cui
ovviamente non verrà data mai esecuzione. Perché? Domanda a cui non sono
riuscito a dare risposta (magari aiutatemi voi...).
AFFIDAMENTO CON PEZZOTTO ALLA NOLANA. Sei mesi dopo arriva finalmente l'affidamento a terzi. Con determina 12
novembre 2013 viene affidata la gestione dell'impianto sportivo denominato
Sporting Club alla ASD Sporting Nola dei presidenti Allocca e della Gala. Una
stagione sportiva (all'incirca 12 mesi) al costo di 16mila euro così suddivisi:
4mila euri per custodia e sorveglianza; 2mila euri per sfalcio d'erba e
potatura; 2mila euri per pulizia; 4mila euri per manutenzione campo di calcio a
11; 4mila euri per manutenzione ordinaria. Cifra concordata con l'ASD Sporting
Nola, morosa per la stagione precedente. Lo società infatti si era rifiutata
(come spiegherà successivamente patron Allocca) di versare il corrispettivo
delle tariffe avendo dovuto sostenere le spese di manutenzione ordinaria e pure
straordinaria per consentire il regolare svolgimento dell'attività agonistica.
A prescindere dai giudizi in merito alla vicenda, rispetto al precedente
indirizzo avviene, di fatto, uno scorporo del centro sportivo polifunzionale
sito in via Seminario denominato Sporting Club. Non solo: si passa da 9 anni di
gestione a poco più di 10 mesi. In pratica l'amministrazione (quella precedente, che è
totalmente differente da quella attuale...) alza bandiera bianca: il resto del
centro polifunzionale è destinato a marcire e finire nel dimenticatoio. Si
salvano solo i campi di bocce. Vediamo come...
LA CILIEGINA DELLA BOCCIOFILA. Passano altri
tre mesi e, il 20 dicembre 2013, la Giunta tira fuori dal cilindro un'altra
determina di affidamento terzi. Qualcosa però, questa volta non quadra. Già
dall'oggetto: "immobile di proprietà comunale sito in Nola alla via G. Pepe
Rione I.A.C.P. - Concessione al Circolo Sportivo "ASD Città di Nola
Pensionati". Su proposta del dirigente di settore (ATTENZIONE NON QUELLO
ALLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI, FELICE MAGGIO) Gianluigi Marotta viene
concessa alla ASD di cui sopra il fitto (e di fatto la gestione) de "i locali
di pertinenza, gli impianti per il gioco delle bocce, le aree libere ed il
parcheggio del complesso sportivo polifunzionale dello Sporting Club" che
(UDITE UDITE) cambia pure strada passando da via Seminario a via Pepe. Non c'è
traccia invece di dato catastale (cosa che l'attento Maggio ha sempre,
stranamente - e domandatevi il perché - indicato con foglio numero 18). Quindi
ricapitolando un dirigente che non è quello del settore (gestione impianti
sportivi) dà in fitto (e, di fatto, in gestione) una struttura che, in base al
regolamento e a precedenti delibere non gli compete. O quantomeno non gli
compete del tutto. Le motivazioni di tale accordo sono valide. La suddetta
associazione ha apportato delle migliorie ai campi di bocce e di conseguenza il
comune, per evitare ulteriori esborsi economici firma l'accordo. La società già
aveva ricevuto in comodato d'uso gratuito dal 2009 (Delibera di Giunta n. 37
del 25 febbraio) la struttura. Peccato che le varie determine inerenti
all'affidamento a terzi non ne parlino e soprattutto continuano ad elencare i
campi di bocce come da affidare a terzi. Altro fatto poco chiaro. Dulcis in
fundo (e preparatevi al botto) il fitto dei locali (che a conti fatti sono
edificio servizi comprendente spogliatoi, servizi, uffici, sala reception,
spogliatoi e bar più campi di bocce e parcheggio di 2mila metri quadri) viene
indicato in 200 euro mensili (e in teoria vista l'utilità sociale ci potrebbe
anche stare). L'Asd si impegna da parte sua ai lavori di manutenzione fino a
3600 euri annui e al pagamento delle spese per la fornitura di acqua, gas e
luce. Chi ha scritto l'accordo però ha ignorato un fattore di fondamentale
rilevanza: IL CENTRO POLIFUNZIONALE HA UN CONTATORE UNICO (VEDI FOTO). Immaginate
i poveri pensionati durante tutto questo tempo che bollette della luce debbono
aver pagato? Il tutto senza batter ciglio. Ovviamente, in
caso di mancato pagamento delle bollette, l’amministrazione comunale ha
la facoltà (e forse anche l’obbligo se non ci fosse di mezzo l’utilità sociale)
nel caso in cui queste bollette non fossero mai state pagate dalla associazione
in questione. Ma, di sicuro non sarà questo il caso. O mi sbaglio?
 |
Il contatore 'unico' del complesso sportivo polifunzionale di via Seminario denominato Sporting Club |
Attenzione. Urge una piccola precisazione. Non ho nulla in contrario
contro suddetto affidamento. L'associazione svolge un compito sociale di
fondamentale importanza per la città. E', a parer mio, anch'essa una vittima di
tutta la situazione che nel tempo si è venuta a creare. Di fatto i campi di
bocce vengono tenuti in maniera impeccabile e sono un importante punto di
ritrovo per anziani e appassionati. Resta comunque il fatto di un mezzo
pastrocchio combinato da amministrazione e dirigenti (non di settore) che di
fatto hanno ratificato tale accordo in cui il Comune non ci fa proprio una
bellissima figura.
LO STATO DELL'ARTE. Attualmente lo stato
della strutture non è in belle condizioni. Il campo di calcio a cinque è di
fatto inutilizzabile. Il manto in sintetico non esiste più, la rete di
recinzione è un enorme buco. nei pressi anche una zona di allenamento in sabbia
ridotta oramai ad un campo di ortiche. Il manto in sintetico dello Sporting
Club urge di 'pettinatura'. Nella partita del19 gennaio si è allagato (cosa
credetemi assai strana oltre che rarissima per un manto in sintetico) a causa
dell'intasamento dell'impianto di drenaggio. La pista di pattinaggio è
completamente da risistemare, sul campo da tennis meglio stendere un velo
pietoso. L'intero plesso ha inoltre subito nel corso degli anni una serie di
innumerevoli furti e molto spesso le varie società di calcio hanno dovuto
rimediare a tutta una serie di carenze di tasca propria.
Rispetto ai pagamenti da parte delle società di calcio che nel corso
degli ultimi decenni hanno usufruito dei servizi del centro sportivo polivalente
di via Seminario denominato Sporting Club, in molti (ma proprio molti) casi non è stato
possibile riscontrare pagamenti e spese causa mancanza di rendicontazione. Un
malcostume tutto nolano, avallato dalle precedenti amministrazioni (che per
fortuna sono diverse da quelle attuali… tiriamo tutti un sospiro di sollievo):
in pratica nessuno in un decennio circa ha versato nelle casse dell’ente quanto
dovuto. Vero è che lo sport dilettantistico ha fini di utilità sociale, ma una
domanda dovrebbero farsela tutte le parti in causa: dagli amministratori (che
col campo hanno curato e incentivato rapporti clientelari e non... e che in caso di
elezioni possono sempre tornare utili), ai dirigenti comunali (mai un'ispezione, un controllo), alle tante associazioni
sportive, ai revisori dei conti (ma un controllo per sbaglio mai?), ai cittadini tutti (me compreso che solo oggi mi sono occupato di queste cose).

E ADESSO CHE SI FA? Attualmente la
situazione è in fase di stallo. Tutto è fermo. O quasi. E' stata inviata alla
varie società sportive (ASD S.S.Nola 1925, ASD San Paolino, ASD Boys Piazzolla,
ASD SPortland, ASD Arcobaleno) un'accordo da sottoscrivere con le tariffe per
la corrente stagione. In base ai miei conti (molto forfettari) le società ASD
San Paolino e ASD Boys Piazzolla dovrebbero pagare per la stagione in corso
cifre di poco inferiori ai 5mila euri, più di 6mila euri toccherebbe allo
Sportland, 12mila euro invece all'ASD S.S.Nola 1925, pochi spiccioli l'ASD
Arcobaleno. Inutile precisare che la struttura non ha un custode comunale.
Attualmente gestisce tutto lo storico magazzinieri Luigi De Micco, in arte
Giginiello, con l'importante e fondamentale
collaborazione di Spanò. A provvedere a De Micco è l'ASD S.S.Nola 1925
con un corrispettivo settimanale che si aggira intorno al centinaio di euro
(inutile specificare il perché della mancata rendicontazione di tale spesa). Ad
oggi non si conosce chi è in possesso delle chiavi della struttura (e credetemi
sono davvero tanti, tra cui ex dirigenti di passate società sportive),
nonostante il regolamento degli impianti sportivi in merito parli chiaro. Nel
frattempo la giunta ha approvato una delibera (n. 135 del 22 gennaio 2014
pubblicata mentre sto scrivendo) che, per la terza volta
in altrettanti anni, dà il via libera alla procedura di affidamento a terzi
della struttura. Di conseguenza dovrebbe essere redatto dal dirigente
competente (attualmente il segretario Montazzoli) il capitolato d'appalto. Solo
che Montazzoli a giorni andrà in pensione e la palla passerà al prossimo
dirigente del settore. La determina parla, anche questa volta di centro
sportivo polifunzionale di via Seminario (per alcuni amici detta anche via
Pepe). Di conseguenza che anche in campi di bocce saranno comprensivi della
gara di appalto? E gli uffici al piano superiore della struttura di via Pepe (o
via Seminario)? E il bar? Il contatore resterà unico o verrà sdoppiato o
triplicato etc etc? DOMANDE CHE HO POSTO QUESTA MATTINA ALL'ASSESSORE(SSA) ALLO
SPORT CARMELA DE STEFANO E CHE VERRANNO PUBBLICATE A BREVE (il tempo di
scriverle).
A PARER MIO. A conti fatti la soluzione è solo una:
affidare a terzi la struttura. E da tre anni la precedente e l'attuale
amministrazione sembrano muoversi (ovviamente solo sulla carta) in tal senso. A
giugno si era proposto il presidente Figc Campania Enzo Pastore, ma anche in
questo caso la situazione sembra debba andare per le lunghe. Allo stato
dell'arte c'è davvero poco da fare se non votarsi a qualche "santo in
paradiso". La certezza è che con il passare degli anni l'impianto sportivo
di via Seminario continuerà nel lento (poi mica tanto) ma costante processo di
deterioramento. Il 'gioiellino' diventerà, di questo passo, una discarica
(magari un pensierino per la nuova isola ecologica fossi in Biancardi e De
Lucia comincerei a farlo. Altra soluzione riguarda la costruzione di un nuovo
stadio. L'area individuata da Biancardi in campagna elettorale è quella di
Casamarciano. L'iter, che fonti interne all'amministrazione comunale assicurano
essere già partito, è davvero assai lungo e complesso e ci potrebbero volere
anche una decina di anni. E gli scheletri del 'glorioso Comunale' e del 'museo
della cartapesta' restano un monito ad aere perennius per le future
generazioni. Manca solo una targa ricordo: "Qui fu il calcio... e
Nola"