lunedì 14 aprile 2014

Informazione e comunicazione: in viaggio tra le eccellenze nola-local (a colloquio con quelli de Il Giornale Locale)



Se siano belli e fighi (cool in inglese) non spetta a me dirlo (un dubbio piccolissimo ce l’ho). Ma di sicuro sono bravi, capaci e tenen e’ qualità (posseggono buone qualità). Nella vasta e infinita discarica di munnezza (e neppure differenziata aggiungo) che è il mondo dell’informazione e comunicazione locale (soprattutto dell’agro nolano… ma non solo) loro sono riusciti ad emergere, o quanto meno a ritagliarsi una bella fetta di lettori. Io li definirei anche eccellenza dell’informazione g-local, ma non lo faccio se no mi accusa di fare marchette e soprattutto gli amici-colleghi Nello e Bianca poi “se ne sagliene e capa” (si montano la testa).
Se non lo avete capito già, sto parlando del sito di informazione “Il Giornale Locale”, che di sicuro in tanti di voi conoscono (se non l’avete mai letto fatevi un giro qui http://www.ilgiornalelocale.it/). Nati dalle ceneri de IlNolano.it (Nello posso dire così?) tengono alto il livello qualitativo dell’informazione g-local, nonostante critiche (tante ma come si dice, molti nemici molto onore) e una concorrenza che si fa sempre più spietata… “E che soprattutto abbassa il livello qualitativo dell’informazione” suggerisce Nello Lauro, fondatore e direttore del giornalelocale.it, giornalista per professione ma, soprattutto dico io, per passione. D’accordo con il “boss” anche il braccio destro, Bianca Bianco (una riccia dal pugno di ferro e dalla capa tostissima, che vi assicuro non le manda certo a dire), condirettrice del quotidiano online in questione: “In pratica c’è un sito nuovo ogni giorno. Alla fine il tutto però si riduce a un grande copia e incolla. E si leggono sempre le stesse notizie. Differenziarsi non è semplice”.

Voi però ci siete riusciti e continuate a farlo. Come?
Nello: “Puntiamo molto sulla qualità dei contenuti. Facciamo il nostro mestiere: I giornalisti. In un’epoca in cui il lettore medio al massimo guarda il titolo e la foto, però non è proprio semplicissimo. Noi, come ho già detto pocanzi, cerchiamo di puntare sulla qualità, sia dei contenuti che delle notizie. Anche se ti cadono le braccia quando vedi che quelle più cliccate trattano di gossip e sesso”. (E infatti, mentre scrivo la notizia più letta è “Gioco erotico troppo bollente…” ma subito dietro c’è  l’interessante querelle tra il Conservatorio Cimarosa e il Comune di Nola, nda).

Qualità che in certi casi va a discapito della quantità (e mi guardano strano). Mi spiego meglio. Oggi grazie al massiccio utilizzo dei comunicati stampa, si leggono dappertutto le stesse cose (ma proprio uguali uguali uguali). Sul vostro giornale online però non è così… Non si pubblica sempre tutto e io ne so qualcosa… (ridono, nda). Perché questa scelta?
Nello: “I comunicati sono troppo spesso autoreferenziali. In certi casi si riducono a vere e proprie autocelebrazioni di qualcuno o qualcosa. E questo per me va a discapito soprattutto di chi emette il comunicato. In certi casi troppa autoreferenzialità è davvero ridicola. Chi legge se ne accorge e giudica. A volte si sottovaluta il lettore. Questo è in grado di riconoscere una notizia autoreferenziata (suppongo che ripetendo continuamente auto referenziata, Nello voglia chiaramente dire “marchetta”, nda). Certo ci sono anche ‘comunicati’ che meritano spazio…”
Bianca: “Ma siamo sempre attenti al diritto di replica, il contraddittorio è fondamentale. Siamo sempre aperti, pronti ad accogliere chi vuole replicare. Anzi, per noi è forse la cosa più importante. In molti casi poi approfondiamo i contenuti dei comunicati, cercando si di differenziarci dagli altri, ma soprattutto di dare al lettore una informazione a 360 gradi…”

Si vabbè, tutto molto bello.. Ma anche voi avete “sponsorizzazioni”, ne vogliamo parlare. L’Agenzia di Sviluppo ma anche un noto negozio di un imprenditore-politico della zona. Non mi venite a dire che non hanno cercato di influenzarvi. Dite la verità, almeno un pochino gli avete dato retta, fornendo qualche “spazio redazionale”… Qualche mala lingua poi dice che gli avete dato qualcosina di più…
Nello: “L’Agenzia di Sviluppo ci ha scelti per fare pubblicità ma non abbiamo mai esitato a ‘scrivergli contro’ quando ce ne era il motivo. Per il resto, è vero che con il settimanale cartaceo IlNolanoSette avevamo una pagina tutta dedicata a una zona e una persona, però abbiamo sempre indicato al lettore che si trattava di contenuto a pubblicità redazionale o elettorale. Chi investe comprando i nostri spazi pubblicitari compra solo pubblicità, non il giornale. E comunque, abbiamo dato, e lo facciamo ancora, sempre spazio per il contraddittorio. Se qualcuno non è d’accordo può sempre chiamare o contattarci, siamo sempre disponibili”
Bianca: “Quella degli spazi pubblicitari è una delle critiche che spesso ci hanno fatto. Accusandoci di essere venduti. Noi però abbiamo la coscienza a posto. E soprattutto i lettori possono leggere e giudicare. Ti ricordo però che la nostra non è una missione di volontariato. E’ un lavoro…”

Infatti, su questo non ci piove. Allora visto che siamo in tema: come “campate”. Ho visto pubblicità un po’ troppo invasiva (a me non piace troppo, mi infastidisce, nda). Non pensate che possa allontanare qualche lettore? Forse non sarebbe meglio puntare sul crowdfunding? Se non sbaglio con IlNolano.it ci avete provato, com’è andata?”
Nello: “Ci provammo è vero. Ma non andò affatto bene. In Italia non siamo ancora pronti per operazioni del genere. La gente non compra i giornali, figuriamoci come si possa pensare che dia contributi online, quando internet e la rete sono per definizione senza costi, gratis. Purtroppo in un modo bisogna pur fare cassa. E la pubblicità di un certo tipo si rende necessaria per poter proseguire, crescere e migliorarsi. Posso capire il lettore, ma se lo fanno Repubblica e Gazzetta, allora non capisco perché, se lo facciamo noi, diventa un problema?”
Bianca: “L’editore è Nello (ride di gusto) quindi a questa domanda dovrebbe rispondere lui. Io posso solo dire che mai siamo stati di parte”…

Ah no? Ma sono davvero tanti (la lista è lunga) quelli che vi hanno accusato (e lo fanno ancora) di essere di parte…
Bianca: “Ogni giorno ci fanno indossare una casacca di colore diverso. Soprattutto a Nola. Un giorno siamo pro Biancardi, quello dopo contro. Una volta siamo a destra, l’altra siamo a sinistra, poi al centro (ride, nda). Dico solo che ci hanno criticato e accusato di essere di parte un po’ tutti. Da Città Viva a Forza Italia, al Pd. Se tutti ci accusano di essere di parte non vuol forse dire che evidentemente cerchiamo di fare bene solo il nostro lavoro? Ovviamente quando gli conviene ci tirano per la maglia un po’ tutti”…
Nello: “In tanti anni ho imparato una cosa: a Nola servi solo se sei servo. Se non è così dai fastidio. Noi ci muoviamo in un ambiente altamente competitivo, cerchiamo di fare con professionalità il nostro lavoro e penso che i lettori ci premiano con le loro visite sul giornale online. E’ normale essere accusati di essere di parte. Però, come ha ben precisato Bianca, se tutti ci accusano di essere di parte forse significa che non parteggiamo per nessuno”.

 PS. Piccola precisazione: questo post, come qualcuno potrebbe obiettare, non è affatto una MARCHETTA (quelle cerchiamo di lasciarle ad altri) ma si basa su dati reali e obiettivi (visite e click nel caso) ma soprattutto sull’alta qualità del “servizio” che i ragazzi del “sito” che abbiamo incontrato offrono alla loro utenza (cioè a tutti noi). Sfido chiunque a trovare un “prodotto” migliore sul mercato locale…

PS2. Questo è il primo post che tratta delle “eccellenze” dell’informazione e della comunicazione locale. Prossimo appuntamento con l’ufficio comunicazione della società di volley  Nola Città dei Gigli degli amici Gelsomina Pasciari e Nicola Alfano…



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