Se siano belli e fighi (cool in inglese) non spetta
a me dirlo (un dubbio piccolissimo ce l’ho). Ma di sicuro sono bravi, capaci e
tenen e’ qualità (posseggono buone qualità). Nella vasta e infinita discarica
di munnezza (e neppure differenziata aggiungo) che è il mondo dell’informazione
e comunicazione locale (soprattutto dell’agro nolano… ma non solo) loro sono
riusciti ad emergere, o quanto meno a ritagliarsi una bella fetta di lettori.
Io li definirei anche eccellenza dell’informazione g-local, ma non lo faccio se
no mi accusa di fare marchette e soprattutto gli amici-colleghi Nello e Bianca
poi “se ne sagliene e capa” (si montano la testa).
Se non lo avete capito già, sto parlando del sito di
informazione “Il Giornale Locale”, che di sicuro in tanti di voi conoscono (se
non l’avete mai letto fatevi un giro qui http://www.ilgiornalelocale.it/).
Nati dalle ceneri de IlNolano.it (Nello posso dire così?) tengono alto il
livello qualitativo dell’informazione g-local, nonostante critiche (tante ma
come si dice, molti nemici molto onore) e una concorrenza che si fa sempre più
spietata… “E che soprattutto abbassa il livello qualitativo dell’informazione”
suggerisce Nello Lauro, fondatore e direttore del giornalelocale.it,
giornalista per professione ma, soprattutto dico io, per passione. D’accordo
con il “boss” anche il braccio destro, Bianca Bianco (una riccia dal pugno di
ferro e dalla capa tostissima, che vi assicuro non le manda certo a dire),
condirettrice del quotidiano online in questione: “In pratica c’è un sito nuovo
ogni giorno. Alla fine il tutto però si riduce a un grande copia e incolla. E
si leggono sempre le stesse notizie. Differenziarsi non è semplice”.
Voi
però ci siete riusciti e continuate a farlo. Come?
Nello: “Puntiamo molto sulla qualità dei contenuti. Facciamo
il nostro mestiere: I giornalisti. In un’epoca in cui il lettore medio al
massimo guarda il titolo e la foto, però non è proprio semplicissimo. Noi, come
ho già detto pocanzi, cerchiamo di puntare sulla qualità, sia dei contenuti che
delle notizie. Anche se ti cadono le braccia quando vedi che quelle più
cliccate trattano di gossip e sesso”. (E
infatti, mentre scrivo la notizia più letta è “Gioco erotico troppo bollente…”
ma subito dietro c’è l’interessante
querelle tra il Conservatorio Cimarosa e il Comune di Nola, nda).
Qualità
che in certi casi va a discapito della quantità (e mi guardano strano). Mi
spiego meglio. Oggi grazie al massiccio utilizzo dei comunicati stampa, si leggono
dappertutto le stesse cose (ma proprio uguali uguali uguali). Sul vostro giornale
online però non è così… Non si pubblica sempre tutto e io ne so qualcosa…
(ridono, nda). Perché questa scelta?
Nello: “I comunicati sono troppo spesso
autoreferenziali. In certi casi si riducono a vere e proprie autocelebrazioni
di qualcuno o qualcosa. E questo per me va a discapito soprattutto di chi emette il
comunicato. In certi casi troppa autoreferenzialità è davvero ridicola. Chi legge se ne accorge e giudica. A volte
si sottovaluta il lettore. Questo è in grado di riconoscere una notizia autoreferenziata
(suppongo che ripetendo continuamente auto
referenziata, Nello voglia chiaramente dire “marchetta”, nda). Certo ci
sono anche ‘comunicati’ che meritano spazio…”
Bianca: “Ma siamo sempre attenti al diritto di
replica, il contraddittorio è fondamentale. Siamo sempre aperti, pronti ad accogliere chi
vuole replicare. Anzi, per noi è forse la cosa più importante. In molti casi poi approfondiamo
i contenuti dei comunicati, cercando si di differenziarci dagli altri, ma
soprattutto di dare al lettore una informazione a 360 gradi…”
Si
vabbè, tutto molto bello.. Ma anche voi avete “sponsorizzazioni”, ne
vogliamo parlare. L’Agenzia di Sviluppo ma anche un noto negozio di un
imprenditore-politico della zona. Non mi venite a dire che non hanno cercato di
influenzarvi. Dite la verità, almeno un pochino gli avete dato retta, fornendo
qualche “spazio redazionale”… Qualche mala lingua poi dice che gli avete dato qualcosina
di più…
Nello: “L’Agenzia di Sviluppo ci ha scelti per fare
pubblicità ma non abbiamo mai esitato a ‘scrivergli contro’ quando ce ne era il
motivo. Per il resto, è vero che con il settimanale cartaceo IlNolanoSette
avevamo una pagina tutta dedicata a una zona e una persona, però abbiamo sempre
indicato al lettore che si trattava di contenuto a pubblicità redazionale o
elettorale. Chi investe comprando i nostri spazi pubblicitari compra solo
pubblicità, non il giornale. E comunque, abbiamo dato, e lo facciamo ancora,
sempre spazio per il contraddittorio. Se qualcuno non è d’accordo può sempre
chiamare o contattarci, siamo sempre disponibili”
Bianca: “Quella degli spazi pubblicitari è una delle
critiche che spesso ci hanno fatto. Accusandoci di essere venduti. Noi però abbiamo la coscienza a posto. E
soprattutto i lettori possono leggere e giudicare. Ti ricordo però che
la nostra non è una missione di volontariato. E’ un lavoro…”
Infatti,
su questo non ci piove. Allora visto che siamo in tema: come “campate”. Ho
visto pubblicità un po’ troppo invasiva (a
me non piace troppo, mi infastidisce, nda). Non pensate che possa
allontanare qualche lettore? Forse non sarebbe meglio puntare sul crowdfunding?
Se non sbaglio con IlNolano.it ci avete provato, com’è andata?”
Nello: “Ci provammo è vero. Ma non andò affatto
bene. In Italia non siamo ancora pronti per operazioni del genere. La gente non
compra i giornali, figuriamoci come si possa pensare che dia contributi online,
quando internet e la rete sono per definizione senza costi, gratis. Purtroppo in
un modo bisogna pur fare cassa. E la pubblicità di un certo tipo si rende
necessaria per poter proseguire, crescere e migliorarsi. Posso capire il
lettore, ma se lo fanno Repubblica e Gazzetta, allora non capisco perché, se lo
facciamo noi, diventa un problema?”
Bianca: “L’editore è Nello (ride di gusto) quindi a
questa domanda dovrebbe rispondere lui. Io posso solo dire che mai siamo stati
di parte”…
Ah no? Ma
sono davvero tanti (la lista è lunga) quelli che vi hanno accusato (e lo fanno
ancora) di essere di parte…
Bianca: “Ogni giorno ci fanno indossare una casacca
di colore diverso. Soprattutto a Nola. Un giorno siamo pro Biancardi, quello
dopo contro. Una volta siamo a destra, l’altra siamo a sinistra, poi al centro
(ride, nda). Dico solo che ci hanno criticato e accusato di essere di parte un
po’ tutti. Da Città Viva a Forza Italia, al Pd. Se tutti ci accusano di essere
di parte non vuol forse dire che evidentemente cerchiamo di fare bene solo il
nostro lavoro? Ovviamente quando gli conviene ci tirano per la maglia un po’
tutti”…
Nello: “In tanti anni ho imparato una cosa: a Nola
servi solo se sei servo. Se non è così dai fastidio. Noi ci muoviamo in un
ambiente altamente competitivo, cerchiamo di fare con professionalità il nostro
lavoro e penso che i lettori ci premiano con le loro visite sul giornale online.
E’ normale essere accusati di essere di parte. Però, come ha ben precisato
Bianca, se tutti ci accusano di essere di parte forse significa che non
parteggiamo per nessuno”.
PS. Piccola precisazione: questo post, come
qualcuno potrebbe obiettare, non è affatto una MARCHETTA (quelle cerchiamo di
lasciarle ad altri) ma si basa su dati reali e obiettivi (visite e click nel
caso) ma soprattutto sull’alta qualità del “servizio” che i ragazzi del “sito”
che abbiamo incontrato offrono alla loro utenza (cioè a tutti noi). Sfido
chiunque a trovare un “prodotto” migliore sul mercato locale…
PS2.
Questo è il primo post che tratta delle “eccellenze” dell’informazione e della
comunicazione locale. Prossimo appuntamento con l’ufficio comunicazione della
società di volley Nola Città dei Gigli
degli amici Gelsomina Pasciari e Nicola Alfano…
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