Quella italiana è una Repubblica Parlamentare. Sovrano è il popolo che elegge i suoi rappresentanti
in Parlamento. Fino alla prima metà degli anni ‘90 le varie maggioranze che
sostenevano il governo erano SEMPRE frutto di accordi politici (qualcuno per
caso ricorda il "pentapartito" o più indietro il "compromesso
storico") successivi alle elezioni. Si votava il partito e in base ai
numeri, chi vinceva le elezioni aveva il compito di formare il governo
accordandosi con gli altri partiti (ovviamente se hai il 50%+1 puoi anche
governare da solo). Una legislatura durava spesso un quinquennio, assai di frequente si alternavano governi e
presidenti del consiglio (ricordate gli andreotti bis, tris etc etc). Le cose,
nel bene o nel male, andavano così... Il problema nasce quando si è voluto dare
ad una repubblica parlamentare una parvenza esteriore da repubblica
"presidenziale" (con l'indicazione prima delle elezioni del nome del
presidente del consiglio che però non ha pieni poteri perché l'ultima parola
spetta sempre e solo al parlamento) divenendo (attenzione però, sempre e solo a
parole) uno strano e particolare ibrido (non siamo per intenderci ne carne ne
pesce). Molti ragionando di pancia più che di testa, spesso dimenticano che l'Italia
resta una REPUBBLICA PARLAMENTARE... e in una repubblica parlamentare è normale
che se ci sono i numeri per dare vita a un governo lo si fa (cit.)...
Il problema è un altro
secondo me. Il parlamento rispecchia, per linee generali, la volontà popolare.
Il popolo si identifica con personaggi senza etica e morale, che pensano quasi
esclusivamente al proprio personale tornaconto e che spesso non hanno capacità
e competenze necessarie per amministrare la res pubblica e SCEGLIE (votando,
vedi il video... io quello lo voto ché è un paraculo) di farsi rappresentare da
suddetti personaggi in parlamento. La colpa di tutto questo è solo nostra, di
noi cittadini italiani... perché la bellezza della democrazia è che lo STATO
SIAMO NOI…
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