giovedì 6 novembre 2014

Ve la ricordate la Villa Comunale com'era? (Ecco, ora scordatevelo in fretta perché sarà anche peggio)



Vi ricordate la Villa Comunale com'era? Bene, state tranquilli che tornerà così come l'hanno conosciuta i nostri nonni. Fra qualche tempo infatti potremo ammirarla come si presentava (più o meno) agli inizi del secolo scorso, quando il nostro beneamato concittadino Tommaso Vitale decise di abbattere l'arce medievale e di 'mettere in piedi' la Villa Comunale. Una sorta di ritorno al passato, che, nei prossimi mesi, verrà causato dall'abbattimento di ben 24 alberi. Numero che potrebbe aumentare, con lo storico (e protetto) 'Cipresso Montezuma' che, a meno di miracoli, ha i giorni contati.

LA SITUAZIONE. Purtroppo (credetemi) non c'è scelta, e l'abbattimento è l'unica soluzione. Situazione dunque drammatica quella descritta dall'agronomo Giuseppe Cardiello, professionista incaricato dalla ditta 'Vivai Marrone Antonio', che si occupa della manutenzione del verde pubblico per il Comune di Nola. Lo studio ha visto prendere in esame 43 esemplari arborei in Villa Comunale. Bene: 23 sono iscritti alla classe di rischio molto elevato; 14 alla classe di rischio elevato/molto elevato; 4 alla classe di rischio elevato; 1 alla classe di rischio medio/elevato. In pratica se ne salva solo uno (che culo eh!!!)

PER COLPA DI CHI, CHI, CHI, CHI, CHICCHICHIRICHI'... Ero presente oggi in conferenza stampa presso l'aula consiliare quando l'agronomo Cardiello, e credetemi quando sono state rese note le cause della drammatica situazione degli esemplari arborei presi in considerazione nello relazione di Cardiello mi è partito l'embolo. La situazione, per il 90% degli esemplari arborei presi in esame (compresi quelli dell'area cimiteriale - la perizia di Cardiello indica 30 abbattimenti su 32 esemplari monitorati, quasi l'ein plein insomma), è IMPUTABILE ESCLUSIVAMENTE AL FATTORE UMANO (lo dice Cardiello eh, non lo deduco mica io), errori riconducibili ad una errata manutenzione e ad una serie di lavori fatti senza tenere minimamente conto delle minime regole in campo ambientale. Errori in serie che hanno compromesso lo stato degli esemplari arborei esaminati (che ATTENZIONE sono solo una parte di quelli in Villa, perché solo su quelli è stata chiesta perizia) tanto che adesso non c'è scelta. Cardiello, con tanto di foto e slide al seguito, ha pure mostrato una serie di cause che qui elenco: 1 mancato rispetto durante la ripavimentazione della Villa Comunale (e in altre  lavorazioni) delle aree destinate alle radici; 2 radici tranciate oltre la misura necessaria durante l'esecuzione di tali lavori (ATTENZIONE, l'agronomo ha specificato che alle ditte operanti viene sempre fornita una sorta di 'planimetria arborea' - scusate non ho scritto il termine tecnico e quindi...); 3 Impianti di irrigazione funzionanti anche in caso di pioggia (Cardiello cita ad esempio con foto il mese di luglio 2014 con impianto a pioggia funzionante giornalmente nonostante 20 giorni di pioggia - cioè se ne occupa un GENIO) con eccesso di acqua che facilita la diffusione di patologie; 4 potature errate (io le definirei 'a cazzo di cane' e scusate il francesismo) e/o eccessive con conseguenti traumi (Cardiello ci ha tenuto ha risottolineare 'eccessiv'i per gli esemplari arborei esaminati - anche qui con foto a carico); 5 Totale assenza di norme legate ad un limite del diametro di potatura (anche qui con foto e slide). 
Dulcis in fundo, Cardiello ha affermato: "Errori commessi, con grande percentuale, negli ultimi 10-15 anni". Cioè le famose precedenti amministrazioni di centrodestra più parte di quella Serpico. Quindi, facendo due conti, lettori carissimi di chi è la colpa? Io un'idea ce l'ho... E voi? 

Ritorno al futuro. Comunque tranquilli. La ripiantumazione ci sarà. Ovviamente, si è tenuto a precisare in conferenza stampa, che questa operazione ha dei costi importanti e, di conseguenza, si farà quel che si potrà (il solito pezzotto alla nolana). Che in parole povere potrebbe (condizionale d'obbligo, visto che a volte i miracoli accadono) significare che ci saranno si nuovi alberi ma che saranno, forse, di 'specie costo basso'. Di sicuro gran parte della Villa Comunale tornerà ad essere come in un passato lontano, con nuovi, giovani e più vigorosi arbusti. E chissà forse tra una cinquantina di anni tornerà ad essere quella che la mia generazione ha conosciuto. Domanda: secondo voi chi dobbiamo ringraziare per tutto ciò? Io una risposta ce l'ho: le precedenti amministrazioni, che andando a ritroso nel tempo in un vortice infinito di scaricabarile si arriva nientepopodimenochè all'amministrazione Vitale della seconda metà dell'800.... Ed ecco che i conti tornano...



PS. Imbarazzante affermare  che in Italia è così ovunque... Eppure è stato detto da qualcuno…
PS2. Un pensiero oggi, doverose più che mai, corre a ZIA PINA BUSSONE, che oggi non c'è più e che è stata autrice e promotrice di una sorta di 'anagrafe arborea' della Villa Comunale quando era professoressa al Masullo. Di tale 'opera', forse unica, conservo ancora una copia (anche se in cattivo stato)... Sono sicuro che, se fosse stata ancora tra noi, l'avrei ritrovata oggi in aula...



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