Crisi rientrata in casa Milan. E forse pure in casa
Berlusconi. La squadra è tornata a vincere (anche se non proprio a convincere).
Sponda societaria invece papà Silvio ha fatto da paciere tra la Barbarella e
Adriano Galliani. Finisce un novembre da paura per Silvio Berlusconi. Espulso
dal Senato, con i giudici alle calcagna, il presidente del Milan ha pure dovuto
risolvere una crisi societaria. Tra “il vecio” Galliani e la “baronessa
rampante” Barbarella. Il nuovo che avanza e il vecchio che non vuol cedere lo
scettro. Storia che si ripete. Figli (reali o putativi) che, gioco forza, sono
chiamati a “divorare” (spesso metaforicamente ma non sempre) i padri (anche
questi reali o putativi) per poterne prenderne il posto. Attenzione però a identificare in questo caso
il “padre” con Galliani. In quest’ultimo, almeno secondo me,la bella Barbarella
vede il “prolungamento” della figura paterna (Silvio per l'appunto). La mia impressione è che la “piccola”
di casa Berlusconi abbia approfittato della crisi di risultati per entrare a
gamba tesa e tentare di prendersi, almeno un po’ più di spazio, in una delle
aziende di famiglia (in questo caso l’AC Milan). Insomma Barbarella, dopo anni
di studio ha fatto ben capire al papà di essere pronta. Non tanto a fare l’Ad
plenipotenziario (ruolo ricoperto e pure bene da Galliani) quanto il
presidente, o meglio la “presidentessa” (e non so perché questa parola mi fa
pensare a prima a Pato… poi a Speroni maledetto e Oronzo Canà, ma questa è un’altra
storia). Silvio, che uno stupido non è ma talvolta finge di esserlo, ha risolto
salomonicamente il tutto. Milan diviso in due (anche se stavolta non c’è stato
nessuno che per il bene della creatura si è fatto da parte). Da una parte Barbarella,
che avrà il compito di curare l’assetto societario e il marketing, dall’altra
Adriano Galliani che si occuperà della gestione sportiva (e quindi mi chiedo io
anche di quella tecnica che in parole povere vuol dire bye bye Paolo Maldini).
Come nelle famiglie mulinobianchiste tutti vissero felici e contenti. Ogni
contrasto è risolto e la pace viene siglata a cena e poi con una telefonata
tutta baci e sdolcinatezze. Almeno è quanto viene detto e fatto sapere ai mass media. L’impressione
però è che la questione sia stata solo rimandata. Sono certo che l’infuocata
Barbarella sta già affilando le unghie. Chiaro l’obiettivo: lei vuole il Milan
e statene certi che oggi o domani lo avrà. Io, da tifoso, spero solo che la futura
“presidentessa” abbia le idee chiare e soprattutto le qualità per affrontare le
sfide che i tempi pongono in essere.
Se siete meno famosi di J.K. Rowling, Tim Cock, Brad Pitt, Angelina Jolie e del presidente Obama, ma avete comunque una storia interessante da raccontare, siete voi stessi a doverla raccontare. Fortunatamente il Web è un luogo magnifico per farlo (David Meerman Scott)
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