A
volte capita che a consultare l’albo pretorio trovi risposte ad domande che uno
si pone da tempo. Una di queste riguarda il “green park” del Parco Archeologico
Urbano, struttura che dal 2014 attende il definitivo collaudo causa una
variante ai lavori. Esatto, stiamo parlando di quel parco inaugurato in pompa
magna alla vigilia della scorsa tornata elettorale. Inaugurato ma mai reso fruibile alla cittadinanza…
E
niente… scopri che la ditta che ha fatto i lavori attendeva i pagamenti perché,
in base a quanto riportato dalla determina n. 87 del 5 aprile 2018 venivano
riscontrati dei non meglio specificati danni.
Si
legge nella determina. “Lo scrivente RUP
(ing. Gustavo Anaclerio) ha richiesto alla Direzione Lavori (l’ing. Giuseppe
Angri, ndr) chiarimenti in merito ad alcune opere realizzate nel corso dei
lavori e localizzate nell’area denominata Green
Park ove durante le visite di collaudo erano emersi danni rilevati dal
collaudatore incaricato Arch. Rosa Stefanile”. Dunque la ditta affidataria dei
lavori non veniva pagata in virtù di questi danni rilevati.
Il 1 marzo 2018 il RUP chiede chiarimenti al direttore dei lavori ing. Giuseppe Angri.
Questo prontamente risponde (vedi foto della relazione presente sull'albo pretorio) confermando che nel 2014 i lavori furono eseguiti a “regola d’arte… tutto si presentava integro ad eccezione della posa in opera dei pali di illuminazione avvenuta successivamente (maggio-giugno 2014)”. Non solo. L’ing. Angri specifica che nella sua visita ad oggi “il parco risulta per buona parte incolto, con pozzetti di ispezione senza chiusure e non più complanare”. Non solo (2 e qui casca l’asino). L’impresa esecutrice dei lavori forniva una pec inviata alla stazione unica appaltante e al collaudatore in cui “veniva denunciato un uso improprio dell’area green park in occasione di manifestazioni pubbliche nell’area archeologica”.
Il 1 marzo 2018 il RUP chiede chiarimenti al direttore dei lavori ing. Giuseppe Angri.
Questo prontamente risponde (vedi foto della relazione presente sull'albo pretorio) confermando che nel 2014 i lavori furono eseguiti a “regola d’arte… tutto si presentava integro ad eccezione della posa in opera dei pali di illuminazione avvenuta successivamente (maggio-giugno 2014)”. Non solo. L’ing. Angri specifica che nella sua visita ad oggi “il parco risulta per buona parte incolto, con pozzetti di ispezione senza chiusure e non più complanare”. Non solo (2 e qui casca l’asino). L’impresa esecutrice dei lavori forniva una pec inviata alla stazione unica appaltante e al collaudatore in cui “veniva denunciato un uso improprio dell’area green park in occasione di manifestazioni pubbliche nell’area archeologica”.
Dunque
i danni arrecati che impediscono il collaudo dell’area e (sulla carta) anche l’utilizzo potrebbero essere stati causati USO IMPROPRIO in
occasione di MANIFESTAZIONI PUBBLICHE (vedi foto). Adesso io non è che ricordi nello
specifico tutte le manifestazioni dal 2014 ad oggi, ma a memoria mi sembra di ricordare
che il parco veniva “utilizzato” in occasione di
eventi “fiori all’occhiello” del giugno nolano o manifestazioni di carattere
culturale. Quindi non solo il parco archeologico veniva utilizzato e aperto al
pubblico senza collaudo (e a denunciarlo eravamo i soliti 2-3 scemi), ma questa
“aperture al pubblico” mezze abusive hanno quasi certamente causato una serie di danni
documentati che di fatto costeranno all’ente pubblico esborso di denaro per
porvi rimedio in vista del collaudo. Ora la domanda: di chi è la colpa? Sicuramente
di chi materialmente ha procurato i danni, ma politicamente (e non solo) ne
risponderà qualche assessorato? L'ente pubblico ha avviato un procedimento contro chi dovrebbe aver causato questi danni? i danni sono stati quantificati economicamente?
In attesa di chiarimenti che non arriveranno mai, si attende come da prassi insabbiamento. La città sentitamente ringrazia.
In attesa di chiarimenti che non arriveranno mai, si attende come da prassi insabbiamento. La città sentitamente ringrazia.
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La relazione dell'Ing. Angri pubblicata nell'albo pretorio del Comune di Nola |