La Fondazione Festa dei Gigli. A volte basta solo il nome
per scatenare ilarità, qualche sorriso di scherno e lanci di virtuali cuppetielli. L’ente
della figuraccia per antonomasia, quello che le cose cambieranno sempre
dall’anno prossimo, e che i provvedimenti arriveranno ma rigorosamente di anno
prossimo in anno prossimo e così all’infinito. L’ente dell’eterno ritorno
dell’anno prossimo.
E il fatto che non se ne parli non vuol dire che stiamo
operando bene. Certo, chi ama la città (senza scopo di lucro) è sempre attento,
è il primo a stare sul pezzo. Senza certe segnalazioni e denunce mai e poi mai
sarebbe venuto fuori lo scandalo delle 3Q (questione delle questue in
quaresima). Una roba da farci perdere il sigillo Unesco. Una roba che rischia
di attirare castighi divini dal nostro caro Santo Paolino.
In pochi, pochissimi continuano da anni a porsi puntualmente
le stesse domande. Ovviamente senza ottenere risposte degne di nota (e pure è
una buona notizia, perché tante volte ti prendono pure per il culo).
Domanda numero uno
Sta cazz e trasparenza. Come da statuto uno si aspetta
puntuale il 28 febbraio di ogni anno che vengano resi pubblici i bilanci della
Fondazione. In uno paese normale almeno. Ma Nola non lo è (come ci hanno
ricordato sul CORMEZZ non troppo tempo fa). Per chi non lo avesse dimenticato,comunque,
la Fondazione da statuto entro quella data deve approvare il bilancio
consuntivo e quello preventivo.
Nel primo, il bilancio
consuntivo, si vengono a conoscere nel dettaglio (più o meno, in base a chi
lo redige) entrate e uscite dell’anno passato.
Nel secondo, il
bilancio di previsione, si dovrebbe conoscere “la
definizione esatta di obiettivi da raggiungere e la formulazione di strategie o
tattiche idonee per il loro raggiungimento” per l’anno 2017. Avete letto bene
2017. Questa gente ancora non ha approvato strategie ed obiettivi per la Festa
di quest’anno. Sicuramente ne avranno parlato (e poi vi spiego in seguito il
GRANDE PROGETTO PER REPERIRE FONDI).
L’anno passato entrambi i documenti vennero
approvati e resi pubblici a fine aprile
(il 14 per essere precisi). Insomma giusto in tempo. Quest’anno però tra Pasqua
e 25 aprile e 1 maggio c’è il rischio di arrivare a maggio inoltrato.
Si sta parlando di un ente che, un domani
(spero a questo punto assai lontano) potrebbe ritrovarsi a gestire fondi
statali ed europei (sempre se “ingarrano” a presentare la domanda). Il tutto senza
un bilancio di previsione in tempi ragionevoli. “Questi sono ciechi che
pretendono di navigare a vista”. (cit.)
Insomma, un po’ come uno dei soci della Fondazione: il Comune di Nola.
E qui casca l’asino (che ahimé neppure vola)
o il fagiolo (che pure questo non si alza da terra). Ma vuoi vedere che il bilancio
preventivo della fondazione dipende esclusivamente da quello del Comune di
Nola? Ma vuoi vedere che se non approvano i capitoli di spesa per l’assessorato
di settore (indovinate quale?) la Fondazione non può preventivare neppure un 6x3
in aereoporto?
Si, opterebbe qualcuno, ma ci sono i finaziamenti
dai privati!!! Coi 10mila euro di Expert e quelli di Piccolo sai che festone.
Mamma mia. Per il resto c’è sempre il putecaro sotto casa o il ristorante amico
che ti fa “sparagnare” una cena. E l’Unesco muta!!!
Domanda
numero due
Il
marchetting (cit.). Proprio in merito ai privati, occorre sottolineare che
la Fondazione si è data un gran da fare. Muovendosi addirittura con largo
anticipo.
Il 16 novembre 2016 infatti viene pubblicato
sul sito (e questa pure è una notizia visto che neppure si sono degnati di
pubblicare il calendario di bandiere e questue – VERGOGNA!!!) il seguente
annuncio:
“AVVISO PER MANIFESTAZIONE DI INTERESSE A
PARTECIPARE APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI “RACCOLTA SPONSOR” PER LA
VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DELLA FESTA DEI GIGLI PER GLI ANNI 2017, 2018 E
2019”.
L’avviso specifica che:
1) È di carattere puramente esplorativo
2) Si tratta solo di una indagine
conoscitiva
3) La procedura potrà essere interrotta in
qualsiasi momento
4) All’avviso farà seguito una procedura
negoziata
5) All’avviso potrebbe non far seguito la
successiva gara per l’affidamento del servizio
6) Si potrà procedere con l’invio della lettera
di invito alla presentazione dell’offerta anche in presenza di un’unica
manifestazione di interesse valida.
Insomma, se il servizio di raccolta sponsor
lo dobbiamo affidare a qualcuno lo affidiamo ma se non lo dobbiamo affidare a
qualcuno non lo affidiamo.
Inutile far presente che alla pubblicazione
dell’avviso non ha fatto seguito nulla.
Domanda
tre
Il
manifesto. E qui, consentitemi, dopo gli exploit dell’anno scorso mi gratto
(e consiglio di fare altrettanto a chi ama davvero la Festa). Perché se l’idea
è ottima e interessante (come nel 2016 d’altronde) il risultato finale rischia
di finire come l’anno passato (per maggiori info chiedere a chi ha curato il
manifesto 2016). Il manifesto expert insegna.
Ecco, adesso uno può pensare quello che vuole. Personalmente
ritengo che un ente pubblico abbia come primo dovere quello della trasparenza.
Che un ente pubblico che ha come mission la promozione e la valorizzazione
della Festa dei Gigli dovrebbe avere un portale degno di un sigillo UNESCO.
Venenum in cauda.
Una zeppatina me la conservo da quasi un anno. Ecco, passi per l’onorevole di
riferimento del centrodestra (la Fondazione è una sua longa manus, come tutto
del resto) ma l’onorevole di riferimento della sinistra che su una nota TV
locale loda ed esalta l’operato della Fondazione a me personalmente crea solo
imbarazzo e vergogna. Poi dice che uno dovrebbe fare politica in mezzo alla
gente per prendere i voti. Se ne pigliate meno di 1000 un motivo ci sarà? Ecco
l’ho scritto.
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Il presidente Soprano con l'imprenditore Piccolo (foto rubata da IlCazziblog) |