giovedì 5 marzo 2015

The day of the day of the day after le primarie Pd nell'area nolana-vesuviana (ovvero i numeri di un insuccesso annunciato)



Nelle ultime due colonne percentuali di voti alle primarie 2015 degli aventi diritto e delle preferenze Pd alle politiche 2013


Smaltita la sbornia elettorale, dopo le trionfali vittorie e le disastrose sconfitte e in attesa che qualcosa si muova in merito alla ufficializzazione della candidatura a presidente della regione Campania del condannato in primo grado (e quindi per la legge italiana ancora innocente, ma non elegibille secondo la Legge Severino, anche se ci sono seri pareri contrari di illustri costituzionalisti in merito alla vicenda) Vincenzo De Luca, vincitore incontrastato delle primarie, ho raccolto una serie di dati e numeri in merito alla partecipazione e al voto nell'area nolana-vesuviana. Questa volta, per evitare polemiche e accuse di partigianeria, non esprimerò alcun giudizio in merito (o almeno ci proverò). Di sicuro però è lampante (numeri alla mano) la assai scarsa partecipazione popolare. Se alla fine, queste primarie, siano state la solita guerra di potere tra potentati locali non sta a me dirlo: di sicuro però i numeri dicono che la distanza tra militanti, simpatizzanti e semplici elettori resta ABISSALE. E' ora che un po' tutti si cominci a porsi delle domande. E possibilmente a dare pure delle risposte sensate...

CARBONARA UBER ALLES. I numeri parlano chiaro, che più chiaro non si può: a Carbonara il Pd ha "arrevotato tutt' cos" (e i puristi mi scusino il napoletanismo). Nella piccola cittadina il 13% degli aventi diritto al voto ha scelto di partecipare a queste primarie. Percentuale impressionante, soprattutto se confrontata con quella degli altri comuni, e che stacca anni luce anche le ottime Tufino e Camposano. Davvero un record poi il +26% rispetto alle 209 preferenze che il PD collezionò alle politiche del 2013. Tra i grandi centri domina Poggiomarino, ma sia Marigliano che Somma Vesuviana tengono botta senza difficoltà, confermandosi quantomeno in media.

PROFONDO ROSSO. Tra i grandi comuni si dividono la 'palma' del peggiore Nola e Pomigliano. Nella città dei gigli hanno partecipato 460 votanti: si tratta dell'1.7% degli aventi diritto al voto, e del 13% di coloro che alle politiche del 2013 aveva puntato sul PD. E se per Nola si tratta di una conferma in merito allo scarso appeal che il Partito Democratico ha verso la cittadinanza, colpisce davvero il 'caso Pomigliano', da sempre roccaforte di voti del centro-sinistra.

CICCIANO FANALINO DI CODA. Nessuno, tra i comuni dell'area nolana-vesuviana è riuscito a fare peggio. Davvero bassa la partecipazione: solo in 95 hanno deciso di contribuire attivamente alle scelta del candidato Pd alle prossime regionali. Si tratta dell'1.1% degli aventi diritto al voto, e dell'8.3% di coloro che alle scorse politiche avevano scelto di dare la loro preferenza al Partito Democratico.

BICCHIERE MEZZO PIENO O MEZZO VUOTO? In molti hanno esultato (ed esaltato) per la "grande" partecipazione popolare. Io onestamente non l'ho vista e, d'altronde, i numeri confermano la mia prima impressione. La partecipazione è stata davvero scarsa (ma scarsa scarsa scarsa). Bisogna però ammettere che il comportamento degli alti vertici del PD (su tutti la segreteria regionale ma anche a Roma hanno fatto la loro parte) non ha aiutato: ben cinque (e ribadisco cinque) rinvii, continui battibecchi e fastidiosissime polemiche tra i soggetti parti in causa (a mezzo stampa e non), con l'addio alla vigilia del voto dei candidati Migliore e Di Nardo e l'appello al non voto di Saviano. Senza dimenticare che è mancata la giusta 'pubblicità' all'evento. ZERO manifesti, ZERO diffusione social, ZERO passaparola: insomma per certi aspetti è sembrato quasi che dall'alto nessuno volesse queste primarie.
Onestamente non mi esprimo in merito. Dopo aver riportato i numeri lascio ai lettori ogni giudizio. Una cosa però mi preme precisare: ancora una volta è venuto fuori una 'differenza' di pensiero (ma anche di giudizio e vedute) tra la base e l'altezza, ancora una volta è venuta fuori una 'lontananza nell'unità d'intenti' tra i militanti e i simpatizzanti. Insomma, la stessa situazione verificatasi in Emilia Romagna dove poi alle regionali si registrò un quorum del 37% (roba da BRIVIDI davvero). E allora... MEDITATE GENTE, MEDITATE...

PS. Senza basi scordatevi le altezze (cit.)

 

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