PREMESSA.
In una primaverile giornata di maggio, in piena campagna elettorale, dopo
accesa discussione, promisi ad una giovane e incazzatissima ragazza di Polvica di
approfondire il rapporto tra la città di Nola e le sue periferie (e nello specifico di Polvica). Rapporto
problematico da sempre, e che in seguito ai risultati dell’ultima tornata
elettorale ha ‘scatenato’ accesissime polemiche. Qui http://vincenzocapezzuto.blogspot.it/2014/06/ab-urbe-polvica-ovvero-liberta-e.html
potete leggere quanto da me scritto in merito alla ‘frazione’ di Polvica. Di
seguito la risposta di Francesa (polvicana doc).
Innanzitutto, colgo l’occasione per ringraziarti
dell’attenzione che mi hai dato. Come ben saprai (mi ricordo di un nostro
nervoso primo incontro), divento una belva quando ascolto tanti bla bla bla su
Polvica, ma credo che chiunque lo diventi quando vede maltrattare la terra in
cui è cresciuto. Il tuo post è stato preciso ed esaustivo, tecnicamente
perfetto. Consentimi di aggiungere qualche considerazione “di pancia” che solo
chi abita e vive qui può fare, nulla togliendo al tuo articolo. Bisogna
precisare che Polvica conta circa 3.500 abitanti divisi tra i vari comuni di
Nola, San Felice a Cancello e Roccarainola. Puntualmente, tutti e tre i comuni
se ne ricordano in campagna elettorale, dieci giorni prima delle elezioni.
Questo succede da decenni (lo stesso è successo con la sig.ra Tizia, ecco
perché ero nera quella mattina). Io abito nel comune di Nola, se attraverso la
strada sono nel comune di Roccarainola, 20 metri più avanti sono nel comune di
San Felice a Cancello… in tutto questo caos, gli abitanti non è che hanno perso
il senso di appartenenza a Nola (o agli altri comuni ), in realtà non ce
l’hanno mai avuto! Non ce l’hanno mai avuto sia per la lontananza geografica a
Nola(o agli altri comuni), sia per l’assenza, o meglio, disinteressamento delle
varie amministrazioni comunali, sia per il pregiudizio con il quale
costantemente bisogna combattere quando si ha a che fare con gli abitanti “di
città”.
Noi siamo sempre stati e saremo cittadini di serie
B. Se negli ultimi anni, Tizio è venuto democraticamente (non mi parlate di
terrore psicologico che mi vien da ridere) alla ribalta come il portavoce degli
interessi di una parte degli abitanti di una frazione, non credo ci sia nulla
di male. In fondo, stiamo ricevendo adesso quello che per anni ci è stato
sempre negato. Dopo anni e anni, abbiamo avuto strade asfaltate, marciapiedi,
l’autobus per la scuola, l’illuminazione pubblica, una piazza… servizi primari
che prima ci venivano negati, servizi che oggi abbiamo grazie anche alla
circoscrizione che finalmente ci è stata “concessa”.
Si può essere politicamente d’accordo o non con le
sue idee politiche, ma non si può negare l’impegno che Tizio ci ha messo e ci
sta mettendo. Per alcuni nolani “di città” noi stiamo rubando ciò che spetta a
loro, le ho sentite e sento ancora con le mie orecchie queste sciocchezze.
Forse non sanno che le mie tasse comunali vengono pagate al comune di Nola, non
a quello di Polvica… magari avessi questa fortuna! L’ipotesi del distacco
ufficiale non possiamo non considerarla, sarà un’utopia ma io spero vivamente
di evitare ai miei figli i disagi che ho vissuto io. La mia è un’utopia perché
nessuno dei tre comuni sarebbe disposto a cedere: Nola non potrebbe rinunciare
alla zona industriale per ovvi motivi economici, San Felice e Roccarainola non
rinuncerebbero mai al business (illegale) delle cave.
Polvica necessita di un’autonomia in quanto
geograficamente e storicamente nulla ha a che fare con le diverse
amministrazioni comunali a cui appartiene. Necessita di un’autonomia perché
l’assenza è talmente tanto evidente che abbiamo imparato ad arrangiarci da soli
senza chiedere mai niente… tanto vale sancire tutto ciò anche dal punto di
vista amministrativo. Tu abborri l’idea… ma quale sarebbe l’alternativa?
Continuare a farci prendere in giro in questo modo? Credi veramente che
qualcuno da Nola venga a darci quello che ci spetta spontaneamente? Io ho
trent’anni e non ho mai avuto questo piacere, mio padre sessant’anni e neppure
lui lo ha avuto, i miei nonni ottant’anni manco si ricordano di una cosa
simile…
Francesca
Francesca
PS:
Ho promesso che seguiranno altri post sulla ‘frazione’ nolana… ovviamente avrò
bisogno di una guida… e Francesca mi sembra la persona ideale.
Tutto giustissimo. Se abitassi a Polvica farei le stesse considerazioni. E poi la rappresentanza e l'appartenenza territoriale è cosa vecchia quando il mondo. Addirittura abbiamo casi di referenti politici divisi per strade, figuriamoci per Polvica che dista tanti chilometri dal centro. Ma la mia domanda è siete sicuri che Tizio sia la persona giusta da votare e non un altro cittadino di Polvica? Contano solo i fini o anche i mezzi? O semplicemente non importa. L'importante è avere strade asfaltate, marciapiedi, l’autobus per la scuola, l’illuminazione pubblica, una piazza… servizi primari. E non sarebbe più conveniente per Polvica avere due rappresentanti in consiglio comunale con meno voti pittosto che concentrare tutte le preferenze su su uno solo? Comunque anche "Nola" e Piazzolla hanno zone degradate ed anche chi abita al centro è spesso un cittadino di Serie B.
RispondiEliminaUso il mio account ma la risposta è di Francesca
EliminaCarissimo/a
conta il fine e contano i mezzi. Se, però, si mette in discussione l'onesta di Tizio bisogna mettere in discussione anche l'onesta di certi dipendenti comunali "di città" (vuoi che ti faccia i nomi o li conosci già?) che guadagnando solo 1000€ al mese, hanno palazzi ovunque... non che voglia giustificare Tizio e accusare Caio anche perchè l'eventuale disonestà è solo da combattere, ma perchè improvvisamente il male di Nola è solo ed esclusivamente Tizio? Il vero cancro è chi da 20 anni e più mangia alle mie, alle tue, alle nostre spalle. Il vero cancro è colui al quale devi andare a "sottometterti" per far sì che il bus dell'asilo venga fuori casa tua a prendere tuo figlio. Il vero cancro sono le paranze che fanno il bello e cattivo tempo alle elezioni (lungi da me parlare male di una Festa che neppure conosco), il vero cancro è chi come certi nolani "di città" puntano il dito contro le frazioni non capendo che siamo tutti contribuenti nolani. Spero che anche Piazzolla possa un giorno avere voce in capitolo. Tutto qui. (Francesca E.)